Mischia
del Petrarca trasformata nel giro di una settimana
Si
riscatta pienamente la mischia del Petrarca, dopo le due deludenti prestazioni
di inizio campionato. La vittoria di oggi contro i Campioni d’Italia di
Calvisano è per buona parte merito del lavoro degli avanti bianconeri che poco,
o nulla, hanno concesso agli avversari. Per questo senza nulla togliere al
reparto arretrato, che ha sicuramente beneficiato del lavoro dei compagni, ma
ha dovuto fare i conti con una arcigna difesa di Calvisano, capace di bloccare,
quasi sul nascere, tutte le iniziative offensive della nostra cavalleria
leggera.
I
numeri della partita, a cominciare dal risultato ribaltato a favore del
Petrarca negli ultimi minuti di recupero (41’ st, cp di Nikora dal limite dei
22), la dicono lunga sull’equilibrio tra le due squadre. Per tutto il primo
tempo il tabellino è rimasto inchiodato sullo 0-0 iniziale, nonostante le due occasioni
(fallite) avute a disposizione dell’apertura neozelandese del Petrarca (5’, 11’)
e solo in un paio di occasioni gli avversari si sono affacciati nella metà
campo del Petrarca, una sola volta nei 22, senza risultare particolarmente pericolosi.
Quanto alle mischie, se ne sono giocate 16 ordinate ed il Petrarca ne ha fatte
sue 10 (4 su introduzione calvina), dimostrando una superiorità anche in quelle
vinte dai Campioni d’Italia. Alla fine, gloria a Jody Rossetto, eletto “man of
the match” dai giornalisti presenti in tribuna, che dividerà il piacere con i
compagni di reparto.
Al
terzo tempo ho cercato di “indagare” negli ambienti bianconeri per capire come
sia possibile, nel giro di soli sette giorni, cambiare completamente
atteggiamento e, i bene informati, mi hanno detto di una seria ammonizione di
mister Cavinato alla squadra, che ha avuto, evidentemente, un effetto positivo.
Tuttavia,
pur godendoci la meritata vittoria e con i complimenti ad Allori (assistente di
Cavinato per gli avanti) per il lavoro fatto in settimana, non c’è da cullarsi
sugli allori (con la a minuscola), perché il bello comincia adesso. Il Petrarca,
infatti, è chiamato a riconfermare sabato prossimo la buona prestazione di oggi sul difficile
terreno sintetico di Ponte Galeria, in casa delle Fiamme Oro, dove non vince
dalla stagione 2012-13 (12-19).
La
cronaca del match non ha grandissime cose da raccontare.
Primo
tempo ad appannaggio del Petrarca, sia per possesso che per territorialità.
Come detto, solo in un paio di occasioni il Calvisano si è affacciato nella
nostra metà campo, una sola volta nei 22, senza risultare pericoloso.
Senza
i due errori al piede di Nikora, si poteva andare a riposo con un risultato più
rotondo dello striminzito 3-0, marcato allo scadere.
Da
rilevare la buona attitudine all’attacco di Bellini, Favaro e Benettin, fermati
solo dall’ottima difesa di Calvisano.
Al
rientro dagli spogliatoi, come c’era da attendersi, gli uomini di Brunello
provano a premere sull’acceleratore ed ecco che già al primo minuto, il terza
centro neozelandese Tuivaiti tenta una percussione, incappando però su un
placcaggio di un solido Federico Conforti, oggi schierato a nr 8. "Chicco" valida, ad ogni partita di più, i gradi di capitano del Petrarca.
Poi
è il mediano di mischia Lucas a rendersi pericoloso con un’azione personale sin
dentro i 22 bianconeri, senza esito.
Intanto
Iacob prendeva il posto dell’ottimo esordiente Rossetto e alla prima mischia il
pilone di origini rumene si fa valere, prendendo calcio a favore.
Al 9’
Nikora centra i pali da calcio piazzato (6-0) allungando lo score, ma Calvisano
sta premendo.
Al
12’, dopo alcune fasi dentro i 22 del Petrarca, è Seymour a indirizzare una “palombella”
che taglia tutto il campo da sinistra a destra, sin dentro l’area di meta
petrarchina dove l’accorrente Di Giulio arriva prima di Bellini che non riesce
ad evitare la meta dell’ala di Calvisano, giunta quasi al termine del campo. La
trasformazione non riesce, e il risultato rimane ancora in favore del Petrarca:
6-5. Seymour potrebbe allungare dalla piazzola solo qualche minuto più tardi,
ma fallisce un tentativo piuttosto facile.
Cambi,
sia da una parte che dall’altra. Giovanchelli per Morelli, Michieletto per
Tveraga, Bettin per Rossi e Soffiato per Su’a.
Il
momento sembra favorire Calvisano che fiuta l’odore della meta e il giallo all’ex
Ferraro (placcaggio scorretto) potrebbe complicare
le cose al Petrarca.
Cavinato
tenta la carta “freschezza” con Fadalti che rimpiazza Favaro, autore di un’ottima
gara con molte percussioni in attacco, ma al 23’ è ancora Seymour dalla
piazzola a centrare i pali e a portare Calvisano avanti nel punteggio per la
prima volta (6-8). La paura è che Calvisano affondi, con il Petrarca in inferiorità
numerica, tuttavia succede il contrario. Dopo un tentativo fallito da Menniti-Ippolito
dalla lunghissima distanza (cp da 1,5 metri oltre la metà campo), dalla
piazzola Nikora non sbaglia la punizione assegnata al 27’ e riporta avanti i
suoi (9-8).
Alla
ripartenza una sbavatura in ricezione di Conforti con fallo “in avanti”,
determina una mischia ordinata al limite dei 22 del Petrarca che tuttavia si
supera con la spinta degli avanti, conquistando palla ed evitando il peggio.
L’effetto
è positivo sul morale bianconero e scalda anche la tribuna di fede petrarchina.
Dura
poco, perché Cavisano tenta il tutto per tutto e vince una mischia sulla linea
dei 10 metri nella metà campo del Petrarca. Penné assegna il calcio che al 33’
Seymour non sbaglia: 9-11 e Calvisano ancora avanti per la seconda volta in 10
minuti.
Al 35’
un episodio che, sul momento, ha fatto infuriare i tifosi del Petrarca.
Fadalti
raccoglie un pallone calciato dagli avversari e finito in area di meta del
Petrarca, annullandolo ben oltre un metro dopo la linea di meta. Penné alza il
braccio e indica mischia ai 5 metri per Calvisano, che però il Petrarca fa sua, scongiurando ancora
una volta il peggio.
Negli
spogliatoi sarà lo stesso Penné a dirmi di aver gridato a gran voce a Fadalti
che la palla era stata toccata da un proprio compagno dopo il calcio del
Calvisano e che perciò non poteva essere annullata. “Evidentemente Fadalti non
ha sentito o non si è fidato, magari pensando che fosse stato un avversario a
trarlo in inganno” sono state le parole del direttore di gara.
L’episodio
che cambia le sorti dell’incontro allo scadere del tempo regolamentare, quando
una mischia ordinata poco oltre i 22 di Calvisano viene vinta dal Petrarca che
prende il calcio a favore. Cala il silenzio al “Memo Geremia”, rotto solo dopo
la trasformazione di Nikora che riporta in vantaggio il Petrarca di un solo
punto: 12-11.
Il
pubblico chiede la fine dell’incontro, ma Penné fa cenno che si può ripartire
da centro campo, nonostante il cronometro segni ormai abbondantemente tempo
scaduto. Si giocano infatti ancora due touche per Calvisano e l’ultima mischia
ordinata, vinta dal Petrarca, con liberazione della palla sopra la tribuna.
Finisce
con il pubblico tutto in piedi per una vittoria strappata sul filo di lana, ma
assolutamente meritata dal Petrarca che ha il grande merito di non aver mollato
la presa nemmeno un minuto.
Ad Andrea
Cavinato riesce lo "sgambetto" alla squadra con la quale ha vinto due scudetti ed
un Trofeo Eccellenza, ed è visibile la sua soddisfazione.
A
fine gara anche Massimo Brunello, tecnico di Calvisano, è comunque soddisfatto
della prestazione della sua squadra che “…ha difeso bene, annullando molte
pericolose azioni del Petrarca” e conquista il punto di bonus difensivo.
Il
tabellino del match.
Padova,
Impianti Sportivi “Memo Geremia” – Sabato 24 Ottobre 2015
Eccellenza,
III giornata
PETRARCA PADOVA - RUGBY CALVISANO 12-11
(3-0)
Marcatori: p.t. 40’
c.p. Nikora (3-0); s.t. 49’ c.p. Nikora (6-0), 51’ m.
De Santis (6-5), 62’ c.p. Seymour (6-8), 67’ c.p. Nikora (9-8), 73’ c.p.
Seymour (9-11), 78’ c.p. Nikora (12-11).
Petrarca
Padova: Menniti-Ippolito; Rossi (56’ Bettin), Favaro (60’
Fadalti), Benettin, Bellini; Nikora, Su’a (56’ Soffiato); Conforti (cap.),
Nostran, Salvetti (72’ Larsen); Trotta, Tveraga (56’ Michieletto); Rossetto
(45’ Iacob), Ferraro (73’ Maistri), Acosta.
A disp. non entrati:
Milani.
All. Cavinato
Rugby
Calvisano: Minozzi; Susio, Chiesa, Castello (cap.), De Santis;
Seymour, Lucas; Tuivaiti, Mbanda’, Archetti; Beccaris (73’ Giammarioli),
Cavalieri; Biancotti (65’ Panico), Morelli (65’ Riccioni), Scarsini (48'
Giovanchelli).
A disp. non entrati: Zanetti,
Raffaele, Buscema, Di Giulio.
All. Brunello
arb. Pennè
G.d.l.:
Boaretto e Pretoriani
Quarto uomo:
Salafia.
Cartellini: 59’
giallo a Ferraro (Petrarca)
Calciatori: Nikora
(Petrarca Padova) 4/6; Menniti-Ippolito (Petrarca Padova) 0/1; Seymour (Rugby
Calvisano) 2/4
Note: tempo
soleggiato, temperatura ottima, campo in perfette condizioni, 1.300 spettatori
Punti
conquistati in classifica: Petrarca Padova 4; Rugby
Calvisano 1.
Man
of the match: Jody Rossetto (Petrarca)
Enrico
DANIELE
Penne doveva proprio inventarsi qualcosa per giustificare la sua decisione : il pallone non è stato toccato da nessuno, è vero che Menniti prova a stopparlo, ma resta metri lontano, d'altra parte fosse stato toccato ci voleva un miracolo che il pallone faccia oltre 60 metri .
RispondiEliminaPennè ha deciso "sulla fiducia" , come ha purtroppo fatto diverse volte nella partita. Enrico , gli ha chiesto anche il motivo dei 7 minuti di recupero del secondo tempo?
No, in effetti non gliel'ho chiesto dei 7 minuti di recupero. Ad ogni modo, poco cambia, l'importante è che il Petrarca abbia vinto!
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