Il
grande cuore di Conforti & C. non basta per espugnare il Battaglini.
Un
derby duro, ma sostanzialmente equilibrato.
Nessuno
striscione, ma non sono mancati i cori e i fischi durante i calci.
Ai
tifosi del Petrarca il “premio fair play”.
E’ stato
derby vero, come nella migliore
tradizione, non bello ma molto maschio.
Ha
vinto, probabilmente, chi ha osato di più durante la gara, e chi è stato meno
falloso. Il Petrarca concede troppe
punizioni agli avversari (7 i falli nel primo tempo, 3 di Rovigo; 4 a testa
nel secondo tempo) che danno più fiducia agli avversari.
L’epilogo
al 39’, quando Nikora agguanta - in
scivolata - un pallone al volo, dentro i propri 22. Immediatamente sommerso
dagli avversari (c’è anche il dubbio di un placcaggio al collo da parte di Van
Niekerk) l’ala del Petrarca sembra non
chiamare il mark (l’azione continua e nessuno protesta). La palla finisce in
mani rossoblù che spostano l’ovale immediatamente nel lato opposto del campo
dove le maglie difensive del Petrarca sono più larghe. Rodriguez non trova
opposizione e posa la palla in bandierina, oltre la linea di meta. La
tribuna “Quaglio” esplode anche se Basson,
fino a quel momento in ottima giornata al piede (5/6 cp, 1/1 drop) fallisce la
trasformazione, perché comunque è 23-16 e
vittoria per Rovigo.
Infatti,
sarà inutile l’ultimo minuto di grande pressione del Petrarca, in cerca della
marcatura che poteva darle almeno il pareggio.
Il
156° Derby d’Italia va alla Femi CZ Rovigo che si tiene anche l’Adige Cup. Da oggetto brutto e snobbato,
il cimelio vitreo ora diventa bello ed
ambito da entrambe le squadre.
A
fine gara, anche il Petrarca prende la
sua giusta dose di applausi sotto alla “Lanzoni”, infoltita dai tanti
tifosi bianconeri accorsi a Rovigo nonostante la diretta televisiva ed una
giornata fredda e piovosa. A loro va senz’altro il premio “fair play” per non aver mai risposto alle provocazioni
della tifoseria rossoblù, che più volte ha intonato il solito “motivetto” ed ha puntualmente fischiato
durante i calci piazzati del Petrarca. Dal megafono della “Quaglio” invettive anche nei confronti della terna
arbitrale che, in verità, mi è parsa attenta e corretta nelle decisioni.
L’eleganza
sportiva, evidentemente, sta da un’altra parte… Peccato.
Tra
i bianconeri, assente uno degli uomini migliori, Alberto Benettin, causa uno
stiramento ai legamenti collaterali del ginocchio sinistro (dovrà stare lontano
dai campi per almeno un mesetto). In campo si sono distinte le terze linee: il
capitano, Federico Conforti, oggi si
è superato nei placcaggi, bene anche Enrico
Targa e Luca Nostran. Sempre di alto
livello le prestazioni di Andrea
Menniti-Ippolito, oggi in meta. Buone le iniziative di Rossi, Fadalti e Favaro.
Tra
i rossoblù Joe Van Niekerk
sicuramente il migliore, premiato “Man of the Match” a fine gara, e con lui Menon, Basson e Majstorovic,
insieme a tutta la prima linea. Sotto tono, a mio parere, capitan Matteo Ferro.
Con
la vittoria, la Femi CZ Rovigo tiene il passo dalla capolista, Rugby Calvisano,
che al “Peroni Stadium” vince con uno striminzito 19-13 contro i Lyons
Piacenza. Il Petrarca conquista il punto
di bonus e tiene dietro il Marchiol Mogliano, che fa suo l’altro derby
veneto contro la Lafert San Donà (15-5).
La cronaca.
Subito
avanti i padroni di casa con Basson
che al 6’ centra i pali dalla piazzola (fallo del Petrarca in mischia ordinata)
e replica al 12’ (ancora un fallo in mischia ordinata del Petrarca): 6-0.
Il
Petrarca è vivo e lotta. Al 17’ si guadagna un calcio di punizione su una
contro ruck all’altezza dei 10 metri rodigini. Menniti-Ippolito centra i pali: 6-3.
Un
quarto d’ora di lotta al centrocampo, con le due squadre che giocano duro,
senza sovrastarsi. I piedi degli estremi cercano profondità, senza trovarla.
Al
32’ altro calcio piazzato per Rovigo (fuori gioco del Petrarca): Basson porta a 9 il punteggio dei suoi.
Reazione immediata del Petrarca che
con un’azione alla mano porta Favaro sull’out di destra in direzione
bandierina, fermato fallosamente. Ferro protesta, e Liperini lo penalizza di
10metri. Nikora centra i pali: 9-6.
Ancora
un fallo del Petrarca in mischia chiusa che costa 3 punti. Il calcio piazzato
di Basson, a tempo scaduto, finisce tra i pali: 12-6.
Al rientro
sono tre i giocatori con le maglie pulite del Petrarca: Ferraro, Rossetto e Trotta rimpiazzano Delfino, Jacob e Tveraga.
Subito
avanti i bianconeri con un ottimo spunto
di Su’a, ma Liperini vede un fallo e lo ferma.
Risponde
Rovigo che pressa il Petrarca nei propri 22 e lo costringe all’ennesimo fallo.
Basson è dentro i 22 e di fronte all’acca. Un gioco da ragazzi il 15-6.
Si
riparte ed è Fadalti a costringere
Rovigo in difesa. Uno spunto di Rossi e
Bettin induce poi al fallo i rossoblù.
Nikora
va in rimessa laterale dalla quale nasce l’azione che si svilupperà lungo tutto
il fronte d’attacco sin dalla parte opposta dove Fadalti riesce a passare la palla a Menniti-Ippolito. L’ovale colpisce prima a terra e poi viene
sollevato e portato oltre la linea di meta dall’estremo del Petrarca. Il pubblico grida al fallo “in avanti”,
Liperini ferma il cronometro e si consulta con Rizzo, che era a pochi passi. Il colloquio è breve, chiaro: alto il
braccio del direttore di gara, meta del
Petrarca, bordate di fischi dai tifosi rossoblù, anche durante la trasformazione di Nikora: 15-13.
Partita
ancora tutta da scrivere, col pubblico petrarchino che pensa al match di
Mogliano (tre mete e partita persa), ma oggi potrebbe essere storia diversa.
Infatti,
al 21’, è Rovigo a commettere fallo in ruck. Nikora, incurante dei fischi che
piovono dalla “Quaglio”, mette tra i pali i tre punti del sorpasso: 15-16.
Il
fronte di gioco cambia repentinamente. Rovigo non ci sta a perdere, mantiene i
nervi saldi con Basson che centra un
drop, bello e preciso, da posizione centrale sulla linea dei 22 del
Petrarca: 18-16.
Spinge
ancora Rovigo sull’acceleratore: vuole legittimare una supremazia, sino a quel
momento mai straripante, ma confermata dal tabellino che vede i bersaglieri
avanti.
E,
infatti, la pressione avrà i suoi frutti, con la citata azione che porterà in meta Rodriguez per il definitivo 23-16.
Il
Petrarca torna a Padova con due punti in due partite, due sconfitte consecutive
con due dirette avversarie. Tuttavia, il
morale non sembra intaccato, anche se bisognerà analizzare i tanti (troppi)
falli che la squadra di Cavinato concede agli avversari.
Il
prossimo avversario sarà L’Aquila (che oggi ha perso in casa contro Viadana),
ma poi il Petrarca dovrà andare a Calvisano, altra concorrente diretta e, solo
dopo, si potranno tirare le prime conclusioni su un campionato che, sin qui,
tutto sommato può dirsi soddisfacente, a patto che non si allenti l’attenzione.
Il
tabellino del match e la classifica generale aggiornata.
Rovigo, Stadio “Mario Battaglini” –
domenica 7 febbraio 2016
Eccellenza, X giornata
FEMI-CZ ROVIGO v PETRARCA RUGBY 23-16 (12-6)
Marcatori: p.t. 6' cp. Basson (3-0), 12' cp. Basson (6-0),
17' cp. Menniti-Ippolito (6-3), 32' cp. Basson (9-3), 34' cp. Nikora (9-6), 42'
cp. Basson (12-6); s.t. 48' cp. Basson (15-6), 53' m.
Menniti-Ippolito tr. Nikora (15-13), 61' cp. Nikora (15-16), 66' drop Basson
(18-16), 79' m. Rodriguez non tr. (23-16)
Femi-CZ Rovigo: Basson,
McCann, Majstorovic, Van Niekerk, Menon, Rodriguez, Frati (68' Chillon), Ferro
(cap.), Lubian E., Zanini, Parker, Boggiani, Tenga (75' Atalifo), Momberg (68'
Silva), Quaglio (75' Pepoli). A disp.: Maran, Bernini, Lucchin, Lubian L.
All. McDonnell
Petrarca
Rugby: Menniti-Ippolito, Rossi, Bettin, Favaro,
Fadalti, Nikora (81' Marcato), Su’a, Targa, Conforti, Nostran, Gower, Tveraga
(40' Trotta) (68' Salvetti), Iacob (40' Rossetto), Delfino (40' Ferraro),
Acosta (57' Milani). A disp.: Francescato, Belluco.
All. Cavinato
Arb.: Liperini (LI)
GdL: Rizzo (FE) e Franzoi (VE)
Quarto uomo: Favero (TV)
Cartellini: nessuno
Calciatori: Basson
5/6 cp, 1/1 drop, 0/1 tr (Rovigo), Menniti-Ippolito 1/1 (Petrarca), Nikora 2/2
cp 1/1 tr (Petrarca)
Note: giornata
uggiosa con pioggia leggera, circa 10°, campo leggermente pesante. Circa 2000
spettatori.
Punti conquistati in classifica: Femi-CZ Rovigo 4; Petrarca Rugby 1
Man of the Match: Van Niekerk (Rovigo)
Enrico
DANIELE
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