Il
Petrarca cede il passo ai Campioni d’Italia.
Persa
anche l’imbattibilità ma, dalla sconfitta, qualcosa di positivo.
Il
commento di Angelo Volpe.
Beh, prima o poi doveva succedere. Il Petrarca ha perso la partita e
l’imbattibilità in questo campionato. Succede. Ma la cosa positiva è che i
ragazzi in campo si sono battuti senza
risparmiarsi, anzi verso la fine dell’incontro hanno dimostrato di “averne di più” degli avversari. Sia
come fiato che come voglia di lottare sino in fondo. Avrebbero senz’altro
meritato almeno il punto di bonus che invece non è arrivato. E aggiungo che se
in campo fossero stati meglio tutelati dall’arbitraggio le cose sarebbero forse
andate diversamente. Di solito non parlo mai dell’arbitro, ma questa volta due
paroline ci vogliono. Il fuorigioco
sistematico del Calvisano è stato
troppo tollerato e troppe poche volte è stato sanzionato. E se a una
squadra forte e attrezzata come gli avversari di ieri si consente di sporcare
scientemente il gioco diventa ancora più difficile raddrizzare la partita. Ma
non voglio che si pensi che vado in cerca di alibi nell’arbitraggio. Quest’anno
il Petrarca ha giocato meglio in altre
occasioni. Diciamolo senza false ipocrisie. Il gioco frizzante e
spumeggiante a cui ci aveva abituato, ieri non si è visto e parecchi sono stati gli errori in campo come
anche alcune scelte tattiche forse discutibili o di farsi prendere dalla
concitazione invece di mantenere la massima lucidità. Abbiamo rivisto il
Travagli degli anni scorsi quando riusciva sistematicamente a rallentare il
gioco nella gestione la palla. Abbiamo visto qualche difficoltà di troppo nel
gioco dei trequarti (Ziegler assente) che nella prima parte del campionato era
stata una delle migliori armi petrarchine. Abbiamo anche visto la mischia
soffrire, e non poco, in chiusa e spesso arretrare vistosamente. Insomma nel
complesso una prova sottotono. Abbiamo anche visto la mischia soffrire, e non
poco, in chiusa e spesso arretrare vistosamente. Insomma nel complesso una
prova sottotono. Ma la domanda da porsi è: perché? Perché di fronte avevamo una
signora squadra, forte e quadrata, completa in ogni reparto con grandi
individualità. E non è poco.
Volendo trovare una sintesi si potrebbe dire che
il Petrarca ha cercato a lungo di
opporre il proprio gioco a quello degli avversari senza mai riuscire a imporlo. Questa differenza tra opporre
e imporre contiene a mio avviso la chiave di lettura della partita. Ma
sono peccati di gioventù. In fin dei conti la partita di ieri col Calvisano era
il primo vero grande test della
stagione, non si trattava di avere davanti una squadra di media levatura ma una
delle più forti in assoluto insieme a Viadana e Prato. Sono convinto che anche
la sconfitta possa fare bene per rendersi conto che la strada da percorrere è
lunga e difficile e che i facili entusiasmi della partenza possono anche
lasciare il passo a cocenti delusioni. Ci sta tutto. Non farei drammi. Capiterà ancora che si esca dal campo sconfitti.
Ma lo si sapeva fin dall’inizio che non sarebbero state rose e fiori. Anzi. I
ragazzi devono solo fare esperienza e fare al meglio ciò che già sanno fare.
Cioè non farsi sovrastare e imporre il proprio gioco e la propria caratura
tecnica come abbiamo visto far loro in altre occasioni quest’anno. Sono sicuro
che siano obiettivi ampiamente alla loro
portata.
Forza Petrarca!
Angelo
VOLPE
@Angelo
RispondiEliminaTravagli ha giocato con una mano lesionata quasi subito nel tentativo (riuscito) di annullare una meta di Calvisano. L'assenza di Ziegler si è fatta sentire, ma bisogna annotare anche la "solita" prestazione di Mathers, che placca chiunque gli si ponga davanti (in uno scontro con il pesante Vunisa, l'australiano non si é mosso di un millimetro!"), la positiva prestazione di Morsellino e della coppia Conforti/Sarto;le sortite di Sanchez, sempre intento a trovare qualche varco nella stretta difesa calvina. La nostra giovane prima linea ha patito la più pesante ed esperta prima linea calvina (e questo ci può stare). Direi che si potevano evitare alcuni falli (che ci son costati il buon piede di Marcato) e con più attenzione si potevano evitare entrambe le mete, ma é mancata anche un pò di fortuna. Nel complesso un buon Petrarca. Questa può considerarsi, a mio parere, una vera "sconfitta onorevole" (Cavinato, che avevo a fianco in tribuna Ovest, nella seconda metà del secondo tempo gridava ai suoi "qui ce la mettono nel...")
Sconfitti, ma solo per i troppi nostri errori.
RispondiEliminaSe in 4 avessimo saputo chiudere Canavosio sulla prima meta, e se Menniti-Ippolito avesse avuto la solita precisione nei calci, staremmo ancora festeggiando.
Sarà colpa dei pali bianchi nella nebbia? Come si è lamentato il Mister?
Spero si siano resi conto che possono farcela con chiunque, con un po' più di attenzione e convinzione.
@Black Passion
RispondiEliminaQuando dici Mister, chiaramente ti riferisci al Mister giallonero...Ci ha graziati riguardandosi dal dire non troppe parolacce!