Il commento di Angelo Volpe su Petrarca San Donà.
Un Petrarca entusiasmante spazza via il San Dona' in un tempo soltanto per poi spegnersi e lasciare l’iniziativa agli avversari. Non ne farei un dramma, talmente bello e travolgente è stato il Petrarca nella prima parte dell’incontro. Un piacere degli occhi e del cuore vedere letteralmente volare il pallone da una parte all’altra dello schieramento ad una velocità mai vista per le abitudini del Petrarca. Tradizionalmente si dice che il Petrarca giochi solo con i primi dieci uomini. Oggi, ma in tutta questa stagione, il campo ha detto proprio il contrario. Il Petrarca ha dominato finché ha giocato con la palla in mano, poi quando ha pensato di poter addormentare la partita giocando al piede, è cambiato tutto ed è salito in cattedra il San Donà. Complice forse anche la quantità di cambi dalla panchina che ha abbastanza scombinato l’equilibrio in campo. Da non sottovalutare anche una certa fallosità che spesso ha nuociuto alla continuità del gioco espresso. Poi rimettere sui giusti binari l’andamento non è per niente cosa facile per chiunque e così si spiega come siano arrivate le due mete che hanno interrotto l’inviolabilità petrarchina dopo 389 minuti di gioco.
Nel dopo partita Moretti era nero in volto per l’andamento a due facce della partita. Sembrava quasi che in sala stampa si stesse discutendo di una sconfitta invece di una vittoria con bonus. Segno evidente che Moretti si aspetta molto di più dai ragazzi che dunque hanno il potenziale per fare due tempi allo stesso livello. E quando ci riusciranno credo che per qualunque avversario saranno “cavoli per diabetici”!
Il miglior petrarchino designato dai Petrarchi per il trofeo Diemme è stato Ansell (il "vecchietto" è la vera rivelazione della stagione!), ma a dire il vero sarebbero stati da premiare in toto tutti i giocatori. Si sono viste azioni di rara maestria, con off load velocissimi per tenere vivo il pallone, passaggi rapidissimi con cambi degli angoli di corsa fulminei, inserimenti micidiali degli attaccanti a bucare la difesa avversaria, raddoppi, accelerazioni brucianti…. Roba da non credere. Anzi, da leccarsi i baffi… (movember...).
Bravi tutti, veramente.
Un bravo anche ai ragazzi e ragazze dello staff.
A proposito, come mai la bizzarra lettura delle formazioni partendo dal n.1 invece che dal 15? Perbacco, nel rugby non si usa!
Nel dopo partita Moretti era nero in volto per l’andamento a due facce della partita. Sembrava quasi che in sala stampa si stesse discutendo di una sconfitta invece di una vittoria con bonus. Segno evidente che Moretti si aspetta molto di più dai ragazzi che dunque hanno il potenziale per fare due tempi allo stesso livello. E quando ci riusciranno credo che per qualunque avversario saranno “cavoli per diabetici”!
Il miglior petrarchino designato dai Petrarchi per il trofeo Diemme è stato Ansell (il "vecchietto" è la vera rivelazione della stagione!), ma a dire il vero sarebbero stati da premiare in toto tutti i giocatori. Si sono viste azioni di rara maestria, con off load velocissimi per tenere vivo il pallone, passaggi rapidissimi con cambi degli angoli di corsa fulminei, inserimenti micidiali degli attaccanti a bucare la difesa avversaria, raddoppi, accelerazioni brucianti…. Roba da non credere. Anzi, da leccarsi i baffi… (movember...).
Bravi tutti, veramente.
Un bravo anche ai ragazzi e ragazze dello staff.
A proposito, come mai la bizzarra lettura delle formazioni partendo dal n.1 invece che dal 15? Perbacco, nel rugby non si usa!
Ringrazio il Boccaccio per la generosa ospitalità concessami e approfitto per aggiungere che personalmente ho votato Sarto per il Man of the match. Fermo restando che Ansell quest'anno è semplicemente mostruoso, vedo in Sarto un simbolo del gruppo di giovani petrarchini innestati in prima squadra (senza per questo fare un torto agli altri se non menzionati). Per serietà, applicazione, modestia, capacità, agonismo, competenze tecniche. Per me gli avversari se lo sognano di notte, sentendosi braccati ovunque sul campo per tutti gli 80 minuti. Un premio a lui come Man of the match per premiare tutta la nidiata bianconera.
RispondiEliminaAlla prossima.
Pensa te che io, Sarto, l'ho soprannominato "Forza della Natura"! E comunque il merito, come dici tu, va a tutta la squadra. Tenace, unita dentro e fuori dal campo! Un bel Petrarca che, a parer mio, si difenderà egregiamente anche contro avversarie (sulla carta) più titolate.
EliminaUn grazie al dj dello staff che ieri prima della partita ha lanciato il brano Porompompero per intrattenere il pubblico presente alla Guizza...
RispondiEliminahttp://www.youtube.com/watch?v=JiQqZrZgz3A&feature=related
Gran bel Petrarca, ma prima di trarre conclusioni affrettate aspettiamo di vederlo all'opera con Viadana, Calvisano e Prato. Intanto però si meritano i complimenti tutti quanti.