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Il nuovo Boccaccio Rugby News

lunedì 3 giugno 2013

IL ROMPETE LE RIGHE DELLA PRIMA SQUADRA

C’è chi va in “vacanza lavoro”, chi ci sta pensando e chi, forse, c’ha già pensato da un pezzo.

Non solo partenze senza ritorno o scarpini che finiscono attaccati al fatidico chiodo.
C’è chi parte per una “vacanza di lavoro”.
E’ il caso di Federico “Chicco” Conforti e Jacopo “Forza della Natura” Sarto.
Con Nicola Quaglio (pilone di Rovigo), andranno in Sudafrica per uno stage estivo per circa due mesi nella Rainbow Nation. Faranno esperienza e lavoreranno in maniera specifica sulla mischia ordinata. Sarà una sorta di stage con Western Province, una delle province più blasonate della storia ovale sudafricana. I due giovani petrarchini ritroveranno anche il loro grande amico Tyrone Holmes, che tanto li ha “curati” con le sue sedute di allenamento.
                  "Chicco" Conforti
              (foto Massimo Sardena)

              "Forza della Natura" J. Sarto (a dx) col fratello Leonardo (in forza alle Zebre)
                                                  (foto Franco Cusinato)
                
Sta meditando sul suo futuro anche Zane Ansell. Il 37enne flanker quest’anno ha disputato forse la sua migliore stagione da quando è arrivato al Petrarca, marcando anche un bel gruzzoletto di mete. La sua testa vorrebbe ancora rugby, ma il suo fisico sente il bisogno di riposo, dopo tante battaglie sul campo che hanno lasciato segni indelebili sul bravo (e bellissimo - così dicono le nostre ragazze che sono tutte “innamorate” di lui!) atleta sudafricano. Non ha ancora deciso cosa fare, ma appena ci dirà        qualcosa lo scriverò senz’altro.
   Zane Ansell
              (foto Massimo Sardena)
Chi, invece, non credo abbia molto ancora da pensare sul suo futuro, è Pietro Travagli.
Dopo il 150° derby con Rovigo, che il mediano di mischia ha giocato nonostante fosse alle prese con un disturbo intestinale, non si è praticamente più visto in prima squadra. Ha disputato qualche match con l’Under23 ed ha continuato ad allenarsi coi compagni, ma quasi certamente (purtroppo!) credo non giocherà col Petrarca la prossima stagione. A meno di ripensamenti dell’ultima ora, che vorrei augurarmi. A 32 anni e con la sua esperienza, non avrà comunque difficoltà a trovare una sistemazione adeguata, anche se sarebbe stato felice di chiudere la carriera con la maglia bianconera (come mi aveva dichiarato lui stesso in un’intervista di qualche mese fa). Il nostro “in bocca al lupo” anche a Pietro ed un arrivederci sui campi dell’Eccellenza.

           Pietro Travagli
              (foto Massimo Sardena)

(fine terza parte)


Enrico DANIELE

5 commenti:

  1. travagli deve aver combinato qualche grande cazzata per essere stato escluso per cosi tanto tempo...!!!

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  2. Se Travagli lascia il Petrarca non lo rimpiangerà nessuno. Mai visto un mediano più lento di lui. Gli avversari hanno tutto il tempo di rischierarsi prima che lui decida cosa fare del pallone in uscita dai raggruppamenti...

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    1. Non sono pienamente d'accordo con te Anonimo (per favore firmati la prossima volta). Quest'anno, rispetto all'anno scorso, Travagli ha accelerato la messa in gioco del pallone.
      Quanto a non rimpiangerlo, sono assolutamente in disaccordo con te: mi spieghi le motivazioni di questa tua drastica affermazione?

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  3. Rendiamoci conto che tutti questi addii, aldilà dei ritiri (ma nache su questi ci sarebbe da dire) sono per la gran parte se non per la totalità dovuti a motivi economici. Si tratta di gente che fa il professionista e deve mantenere una famiglia che aveva stipendi che il Petrarca non può più permettersi. Sento dire che Bortolussi a Rovigo prenderà meno di quello che prendeva a Padova ma più di quanto il Petrarca poteva offrirgli. tutto qua. Aldilà, si spera, di un paio di "pezzi" (stranieri o no)ritenuti necessari a coprire i buchi che ci sono, il Petrarca non può più permettersi professionisti a tempo pieno ma solo semiprofessionisti se non dilettanti tout cour (giovani studenti mantenuti dalla famiglia o giocatori più vecchi ma con altra attività o prospettiva di lavoro senza famiglia a carico). basta

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    1. Un'analisi corretta, Anonimo (che ti costa mettere una firma?). Però c'è anche da dire che così è più difficile costruire un'ossatura che possa garantire al Petrarca un futuro da "primi 4 posti". Il progetto di questa stagione prevedeva l'innesto di molti giovani (com'è avvenuto) in un contesto con qualche "senatore". Ma se ora molti di questi se ne vanno, bisognerà rivedere un pò tutto il progetto e, probabilmente, le tempistiche previste si allungheranno. A mio parere, nonostante la congiuntura economica non favorevole, con qualche "economia" nella gestione complessiva, qualche giocatore esperto si poteva tenere. E sono dell'opinione (e l'ho detto più volte) che il Petrarca non ha saputo "sfruttare" al meglio uno scudetto vinto dopo 24 anni. Se rivoluzione doveva esserci, questa doveva partire la stagione successiva lo scudetto. Forse oggi il Petrarca si sarebbe potuto confrontare alla pari anche con le squadre che, ahimè, non è riuscito a battere e, purtroppo, gli sono finite tutte davanti. Ma anche questi ragionamenti lasciano il tempo che trovano. Bisogna guardare la situazione attuale e farsene una ragione e confidare nella "provvidenza"...Però mi pongo una domanda: Zambelli & C. hanno scoperto una miniera d'oro nel polesine?. Mah!

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