E, purtroppo, non solo dal Cammi Calvisano.
Ora la corsa ai play off si fa veramente dura.
Il recupero dell’11^
giornata del Campionato d’Eccellenza si è giocato oggi pomeriggio al Memo
Geremia di Padova, di fronte a circa 1.100 spettatori.
Vince il Cammi Calvisano 19-29 che conquista il
punto di bonus d’attacco per le 4 mete segnate e si porta a soli 5 punti dalla
capolista Vea Femi CZ Rovigo.
Aldilà dei meriti della forte compagine della
bassa bresciana, tutti hanno potuto constatare che il match è
risultato in parte falsato da una direzione di gara poco attenta nelle
decisioni, specie in mischia chiusa.
Decisioni che hanno
determinato 2 cartellini gialli nel terzo quarto di gioco (11’ st Staibano
e 13’ st Novak), facilitando la
terza meta di Haimona al 15’ st e quella di Mbandà al 21’ st.
…
L’incontro si era aperto con
il Petrarca padrone del campo e con la possibilità di muovere lo score
per un piazzato concesso dal sig. Rizzo al 2’. Menniti-Ippolito non
trasforma da posizione angolata.
Ancora al 10’ una bella
azione dei bianconeri che esplora tutto il fronte d’attacco, al limite dei 22
avversari, con un nulla di fatto.
All’11’ il punteggio cambia:
dagli sviluppi di una rimessa laterale del Cammi Calvisano a circa metà campo, Chiesa
trova un break nella difesa del Petrarca e penetra in verticale passando la
palla a Visentin che evita il placcaggio di Jordaan e marca la prima
meta. Haimona trasforma e Calvisano avanti 7-0.
La meta concessa forse
con troppa facilità agli avversari, non blocca psicologicamente il Petrarca
che sembra effettivamente aver dimenticato il brutto derby di circa un
mese fa.
Buone le giocate in tuoche e buona la tenuta
in mischia che non teme la più titolata avversaria. Tuttavia è ancora la
squadra ospite a violare l’area di meta del Petrarca: tocca a Ferraro al 24’
posare l’ovale oltre la linea bianca, con la difesa di casa in difficoltà.
Haimona stavolta fallisce una facile trasformazione e il punteggio è ora di 0-12
per gli ospiti.
Il Petrarca non si arrende allo score che lo
vede in doppio svantaggio.
Al 31’ Menniti-Ippolito
trova una touche nei 5 metri in area di Calvisano, dagli sviluppi della quale, Innocenti
prima e Jordaan poi, mettono in condizione Leso di sfondare la difesa
calvina e schiacciare la palla giusto in mezzo ai pali. Menniti-Ippolito
non sbaglia la facile trasformazione e Petrarca che si porta sotto 7-12.
Al 33’ Castello sostituisce
Bergamo, infortunatosi nell’azione precedente la meta del Petrarca e al 35’ il
Petrarca ha ancora la possibilità di accorciare, ma il piazzato di Menniti-Ippolito
da 30 metri esce a lato.
Il momento è buono per la
squadra di Moretti che ha il morale molto alto ed è determinata a portare a
casa un risultato utile.
Dopo una mischia ordinata e
due touche vinte nei 22 avversari, nel minuto di recupero il Petrarca
agguanta il pareggio: è Jordaan a posare l’ovale a terra al 41’, dopo
alcuni pick & go a pochi metri dalla linea di meta, con la palla che esce
per l’estremo sudafricano, lesto a trovare un buco utile per infilarsi dietro
la difesa ospite rimasta scoperta. Menniti-Ippolito fallisce la trasformazione,
ma si va al riposo in perfetta parità: 12-12.
La ripresa si apre con il
Petrarca avanti: Favaro (il migliore dei bianconeri con Jordaan), trova
subito un bel break e si porta al limite dei 22 calvini. Sfortunato però
il suo tentativo di passaggio che non raggiunge Bettin.
Iniziano le sostituzioni:
Romano, Lovotti ed Hehea rimpiazzano Panico, Violi E. e Beccaris per gli
ospiti.
Al 5’ un piazzato di Haimona muove lo score a
favore di Calvisano: 12-15.
Al 7’ cambi per il Petrarca
(Novak per Fazzari) e per Calvisano (Violi M. per De Jager).
Tra l’8’ e il 13’ la svolta del match. Si giocano in
ripetizione 5 mischie ordinate che mandano in totale confusione la
direzione arbitrale incapace, secondo il giudizio di tutti, di gestire la
situazione in maniera corretta. Ne vien fuori che, prima Staibano all’11’
(era entrato un minuto prima al posto di Leso infortunato) e poi Novak al 13’,
vengono puniti dall’arbitro con due cartellini gialli. Al secondo giallo
Calvisano calcia in touche la punizione assegnata, sugli sviluppi della quale Haimona
sfonda la difesa del Petrarca e posa l’ovale a lato del palo di destra. Facile
la trasformazione dell’apertura neozelandese e Cammi Calvisano a +10: 12-22.
Al 20’ Mbandà sostituisce Ferraro e un minuto
più tardi marca la quarta meta calvina che Haimona trasforma.
Cammi Calvisano a +17: 12-29.
Il Petrarca non si dà per vinto e riportatosi in
parità numerica cerca la meta.
Al 24’ Francescato dà il
cambio a Billot, Marcato a Rossi e in precedenza al 21’ Fazzari era uscito per
far rientrare Innocenti.
Ora il Petrarca gioca con Menniti-Ippolito
estremo, Jordaan all’ala, Marcato all’apertura.
Passa qualche minuto e la
pressione del Petrarca dà il suo frutto: dopo una mischia ordinata vinta dal
Petrarca sulla linea dei 5 metri avversari ed una touche, è Favaro a
sfondare la difesa ospite al 28’ e a piazzare l’ovale sotto la traversa
dell’acca. Marcato trasforma e Petrarca a -10: 19-29.
Ci sono ancora 10 minuti
abbondanti da giocare e il Petrarca cerca la 4^ (meritata) meta.
La pressione sulla difesa di Calvisano è forte e, almeno in un’occasione,
ci poteva stare anche la meta tecnica.
Al 32’ il Petrarca vince una
mischia ordinata e Marcato mette il calcio libero in touche sulla linea dei 5
metri avversari. Il Petrarca la vince e sugli sviluppi Calvisano commette
fallo.
Jordaan prende la palla e la calcia in touche: il nostro cronometro
non segna ancora il 39’, ma Rizzo fischia la fine dell’incontro.
Non è stato chiaro se l’arbitro
avesse concesso il tempo per giocare (Marcato avrebbe potuto
piazzare il calcio alla ricerca almeno del punto di bonus difensivo), fatto sta
che Jordaan ha inteso che ci fosse ed ha cercato una touche, avendo intuito
la possibilità di realizzare una meta con il Cammi in chiara difficoltà.
Purtroppo a nulla sono valse le proteste.
Finisce 19-29 sotto i fischi fragorosi della
tribuna
del Memo Geremia con un Presidente Toffano, visibilmente contrariato per
la brutta direzione di gara, che si è diretto negli spogliatoi per
complimentarsi comunque, nonostante la sconfitta, con i giocatori.
Il Cammi Calvisano conquista
5 punti e si porta a 35 in classifica generale, dietro il Vea Femi CZ Rovigo a
40. Il Petrarca sempre fermo a 23, al 6° posto.
Nel dopo gara i commenti.
Giuseppe Mor, vice allenatore del
Cammi Calvisano: “Ci aspettavamo un
Petrarca diverso, da come lo avevamo visto nel derby contro Rovigo, una squadra
dismessa, invece abbiamo in contrato una squadra molto motivata, con la voglia
di lottare sino alla fine e con un gran carattere positivo. Non c’è stata molta
chiarezza da parte del direttore di gara specie nelle mischie ordinate: nei
primi minuti del secondo tempo, dopo i due gialli ci poteva stare anche la meta
tecnica per noi, anche se poi abbiamo comunque segnato. Siamo contenti della
nostra squadra che ha ancora quelche giovane che deve maturare ma che dimostra
una continua crescita. Dopo le partite di Rovigo e Mogliano, capiremo meglio il
nostro futuro. Per ora ci va bene così”.
Anche il DS Corrado Covi
si concede per un suo commento: “ La
partita poteva avere un risultato finale diverso per noi. L’abbiamo giocata
bene, con il giusto atteggiamento dopo la brutta prestazione di Rovigo. Ho
visto giocatori molto determinati e combattenti, mai remissivi. Non giudico l’operato
dell’arbitro, anche se sono un po’ perplesso. L’espressione arbitrale oggi è
questa e ci dobbiamo adattare però, dato che il campionato era fermo, il match
meritava un po’ più attenzione da parte dei designatori. Domenica andiamo a
Roma col chiaro intento di portare a casa bottino pieno. Abbiamo tutto il
girone di ritorno da giocare (ndr. 10 partite) e i punti a disposizione per entrare nei play off ci sono tutti e
cercheremo di guadagnarceli”.
| L'intervista a Paul Griffen (ph Franco Cusinato) |
Il microfono passa alla
vecchia volpe, Paul Griffen, che dà il suo giudizio sul match: “Il nostro obiettivo era vincere e lo abbiamo
raggiunto, anche se la direzione di gara non ha dato il meglio di se, pur
favorendoci. Il nostro obiettivo per la stagione è di arrivare primi in
classifica, anche se la seconda posizione ci sta bene comunque. Abbiamo perso
una partita a Mogliano all’ultimo secondo e pareggiato in casa con Rovigo
sempre allo scadere. Il Petrarca mi ha sorpreso positivamente, specie nelle
touche, fondamentale che ha giocato molto bene e che avevamo studiato in
settimana, così come la conquista territoriale che non abbiamo saputo
contrastare al meglio”.
E anche il capitano Targa
ci dà un suo parere sull’incontro: ”Non
possiamo imputare la sconfitta esclusivamente per gli errori arbitrali. Nel
primo tempo abbiamo concesso mete troppo facili all’avversario, anche se
abbiamo reagito molto bene, rispetto a come avevamo giocato a Rovigo. Siamo
amareggiati per la sconfitta e perché abbiamo faticato molto. Dobbiamo
migliorare ancora sotto l’aspetto della disciplina perché non possiamo prendere
due cartellini gialli, ma siamo sulla buona strada. Siamo già determinati ad
andare a Roma e tornare con i 5 punti. E così per tutte le altre partite. Con quelle
che, sulla carta, sono più forti di noi, dovremo dare qualcosa in più se
vogliamo raggiungere i play off”.
Per ultimo il giudizio di Andrea
Moretti: “Abbiamo concesso due
mete troppo facili nel primo tempo. Poi, dopo aver riagguantato Calvisano nel
punteggio, l’arbitro ha falsato la partita con i due cartellini gialli. Un
giudizio troppo sbilanciato, specie nelle mischie chiuse, che alla fine ha
messo in confusione lui stesso. Non è stata una cattiva lettura da parte
nostra. Poi una meta probabilmente fatta non assegnata, una tecnica che ci
poteva stare. Il risultato poteva essere diverso. Non posso dire bravi del
tutto ai ragazzi perché abbiamo perso, però abbiamo dimostrato quello che è il
nostro spirito combattente. I numeri non ci condannano ancora, anche se è molto
difficile, però abbiamo ancora tutto il ritorno da giocare e ce lo giocheremo,
alla morte.”
Il tabellino del match e la
classifica aggiornata con ancora una partita da recuperare.
Padova, Impianti Sportivi
“Memo Geremia” – Domenica 23 febbraio 2014
Campionato d’Eccellenza recupero
11° giornata
PETRARCA PADOVA vs CAMMI CALVISANO 19-29 (12-12)
Marcatori: p.t.: 11’ m Visentin tr.
Haimona (0-7); 24’m Ferraro(0-12); 32’m Leso tr Menniti-Ippolito (7-12); 41’ m Jordaan
(12-12); s.t.: 5’ cp Haimona (12-15);1 5’ m Haimona tr Haimona (12-22); 21’ m
Mbandà tr Haimona (12-29); 28’ m Favaro tr Marcato (19-29).
PETRARCA PADOVA: Jordaan; Innocenti
(11’ st Fazzari, 24’ st Innocenti), Favaro, Bettin, Rossi (24’ st Marcato); Menniti-Ippolito,
Billot (24’ st Francescato); Sarto, Conforti, Targa (cap); Tveraga (9’ st
Giusti), Middleton; Leso (10’ st Staibano), Mercanti), Fazzari (7’ st Novak).
A disposizione non entrati:
Delfino, Mainardi, Cerioni.
All. Moretti/Salvan
CAMMI CALVISANO: De Jager (7’ st
Violi M.); Bergamo (33’ pt Castello), Canavosio, Chiesa, Visentin; Haimona,
Griffen; Steyn, Salvetti (27’ st Gavazzi), Belardo; Beccaris (1’ st Hehea),
Cavalieri, Violi E.(1’ st Lovotti), Ferraro (20’st Mbandà), Panico (1’ st
Romano).
A disposizione non entrato: Andreotti.
All. Guidi
Arbitro: Rizzo (FE)
g.d.l. Bertelli (FE), Laurenti (BO)
quarto uomo: Bellinato (TV)
Cartellini :giallo 11’ st Staibano
(Petrarca Padova), 13’ st Novak (Petrarca Padova).
Man of the match: Haimona (Cammi Calvisano)
Calciatori: Menniti – Ippolito
(Petrarca Padova) cp 0/2, tr 1/2; Haimona (Cammi Calvisano) cp 1/1, tr 3/4
Marcato (Petrarca Padova) tr 1/1
Note: giornata molto soleggiata,
assenza di vento, temperatura primaverile, campo in ottime condizioni, 1.100 spettatori.
Punti conquistati in classifica: Petrarca Padova 0; Cammi
Calvisano 5.
Enrico DANIELE


Quando si gioca con squadre forti,bisognerebbe mettere più pezzi da novanta possibili! Che fine hanno fatto i vari Filippo giusti,Ansel,caporello?
RispondiEliminaAnsell non è ancora disponibile, ma mi pare che Sarto sia all'altezza della situazione; Giusti è entrato, nonostante non ancora perfettamente recuperato da un fastidioso infortunio che lo tiene lontano dal campo da più di un mese. Il "turco" è in recupero...
EliminaIeri abbiamo assistito a uno dei migliori esempi di come un arbitraggio possa influire e condizionare non solo il risultato, ma anche il rendimento di una squadra in campo.
RispondiEliminaNon cerco scusanti per la sconfitta che va accettata e neppure voglio accusare l'arbitro di malafede come ho sentito fare ieri a caldo. A mio avviso il signor Rizzo di Ferrara è semplicemente un incapace che, per inesperienza o limiti evidenti di vedere il gioco, ha falsato la partita.
Il Calvisano, che è squadra esperta e smaliziata, ha sporcato sistematicamente il gioco con clamorosi fuorigioco e falli in moule che hanno condizionato il gioco del Petrarca. L'arbitro incredibilmente non ha visto ciò che tutti hanno invece visto ed ha lasciato correre. A questo punto il Calvisano si è reso conto di avere praticamente carta bianca ed ha continuato imperterrito nella sua tattica scorretta. La difesa degli avversari ha avuto così la meglio nel soffocare sul nascere i tentativi di attaccare dei nostri.
L'arbitro non ha visto neppure i giocatori calvini appendersi alla moule nell'intento di farla crollare. Il tutto sotto i suoi occhi.
Invece deve aver visto molto bene i falli in mischia chiusa da parte petrarchina a inizio del secondo tempo, visto che ha espulso ben due giocatori, Novak e a Staibano (che ha battuto ogni record di permanenza in campo essendo stato espulso dopo soli tre minuti dal suo ingresso).
Non mi permetto di obiettare nulla sui falli a ripetizione fischiati alla prima linea del Petrarca. Non obietto perchè dalla tribuna era molto difficile poter vedere ciò che succedeva in prima linea sui 5 metri difensivi del Petrarca. Do quindi per buona l'interpretazione dell'arbitro che ha lasciato in 13 il Petrarca. Se però la stessa intransigenza fosse stata riservata ai nostri avversari..... E' stata la chiave di volta della partita, quella che ha permesso al Calvisano di segnare e prendere il largo nel punteggio. Fino ad allora la partita era stata molto equilibrata (12-12) il primo tempo con un Petrarca che ha avuto la capacità di reagire alle due mete iniziali del Calvisano che avrebbero potuto spegnere ogni velleità. Invece dal 12-0 i nostri ragazzi hanno saputo riportarsi sul 12-12 con due belle mete segnate da Leso e Jordaan. Partita riaperta e intatte le possibilità dei nostri di portare a casa la vittoria. Il Calvisano è squadra solida e smaliziata, ma ciononostante e nonstante le sviste dell'arbitro la partita era ancora aperta. Poi nel secondo tempo le due espulsioni. E' finita con il Petrarca che tentava ostinatamente ancora di recuperare; la meta di Favaro in mezzo ai pali che riportava il Petrarca a -10 lasciava sperare nel miracolo. Ma è difficile se non impossibile giocare con gli avversari che ti stanno addosso in fuorigioco. La mancanza di tutela dell'arbitro ha fatto danni enormi sotto questo profilo.
I ragazzi hanno dato il massimo e non mi sento di rimproverar loro alcunchè.
La chicca finale nei minuti di recupero. Palla del Petrarca che decide di andare in touche a pochi metri dalla linea di meta del Calvisano. Una possibile segnatura avrebbe portato due punti di bonus al Petrarca: 1 per la differenza punti sul risultato finale; 1 per la segnatura della quarta meta. In prospettiva play off sarebbero stati 2 punti d'oro. Invece l'arbitro fischia la fine tra lo stupore di tutti. Nessun preavviso da parte sua che il tempo era ormai scaduto e neanche -purtroppo- nessuno dei nostri che glielo ha chiesto prima di calciare in touche. Per la serie: quando il diavolo ci mette lo zampino.....
Abbiamo davanti tutto il girone di ritorno per tentare l'aggancio del quarto posto e dei play off. Sono ben 11 i punti da recuperare
in 10 partite. Un punto a partita. Un solo imperativo categorico: VINCERE! ...e crederci fino alla fine.
Grazie mille per aver risposto.Jacopo e un gueriero per l età che ha. e uno dei giocatori che preferisco,spero di non vederlo in biancoverde il prossimo anno.se il Petrarca saprà trattenere questi giovani, un giorno saremmo più forti anche dei arbitri mediocri come ieri.!forza neri
RispondiEliminaper Jacopo sarto ed anche per almeno un'altro mi auguro invece un futuro in biancoverde (se ci sarà un biancoverde in pro 12). Vogliamo negargli la possibilità di un futuro di alto livello per trattenerli a giocare nel cortile di casa?
EliminaBruno
Allora galleggieremo sempre a meta classifica.appena incominciano a diventare forti li diamo via ogni volta.io tifo per il cortile del Petrarca! A quello del Benetton ci penseranno i trevigiani!
RispondiElimina