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lunedì 24 febbraio 2014

PETRARCA VS CALVISANO: QUANDO IL DIAVOLO CI METTE LO ZAMPINO

Partita falsata da un brutto arbitraggio.
Il commento a freddo di Angelo Volpe

Ieri abbiamo assistito a uno dei migliori esempi di come un arbitraggio possa influire e condizionare non solo il risultato, ma anche il rendimento di una squadra in campo.
Non cerco scusanti per la sconfitta, che va accettata, e neppure voglio accusare l'arbitro di malafede come ho sentito fare ieri a caldo.
A mio avviso il signor Rizzo di Ferrara è semplicemente un incapace che, per inesperienza o limiti evidenti di vedere il gioco, ha falsato la partita.
Il Calvisano, che è squadra esperta e smaliziata, ha sporcato sistematicamente il gioco con clamorosi fuorigioco e falli in moule che hanno condizionato il gioco del Petrarca.
L'arbitro incredibilmente non ha visto ciò che tutti hanno invece visto ed ha lasciato correre.
A questo punto il Calvisano si è reso conto di avere praticamente carta bianca ed ha continuato imperterrito nella sua tattica scorretta. La difesa degli avversari ha avuto così la meglio nel soffocare sul nascere i tentativi di attaccare dei nostri.
L'arbitro non ha visto neppure i giocatori calvini appendersi alla moule nell'intento di farla crollare. Il tutto sotto i suoi occhi.
Invece deve aver visto molto bene i falli in mischia chiusa da parte petrarchina a inizio del secondo tempo, visto che ha espulso ben due giocatori, Novak e a Staibano (che ha battuto ogni record di permanenza in campo essendo stato espulso dopo soli tre minuti dal suo ingresso).
Non mi permetto di obiettare nulla sui falli a ripetizione fischiati alla prima linea del Petrarca.
Non obietto perchè dalla tribuna era molto difficile poter vedere ciò che succedeva in prima linea sui 5 metri difensivi del Petrarca. Do quindi per buona l'interpretazione dell'arbitro che ha lasciato in 13 il Petrarca. Se però la stessa intransigenza fosse stata riservata ai nostri avversari.....
E' stata la chiave di volta della partita, quella che ha permesso al Calvisano di segnare e prendere il largo nel punteggio. Fino ad allora la partita era stata molto equilibrata: 12-12 il primo tempo con un Petrarca che ha avuto la capacità di reagire alle due mete iniziali del Calvisano che avrebbero potuto spegnere ogni velleità. Invece dal 12-0 i nostri ragazzi hanno saputo riportarsi sul 12-12 con due belle mete segnate da Leso e Jordaan.
Partita riaperta e intatte le possibilità dei nostri di portare a casa la vittoria. Il Calvisano è squadra solida e smaliziata, ma ciononostante e nonostante le sviste dell'arbitro la partita era ancora aperta. Poi nel secondo tempo le due espulsioni.
E' finita con il Petrarca che tentava ostinatamente ancora di recuperare; la meta di Favaro in mezzo ai pali che riportava il Petrarca a -10 lasciava sperare nel miracolo. Ma è difficile se non impossibile giocare con gli avversari che ti stanno addosso in fuorigioco.
La mancanza di tutela dell'arbitro ha fatto danni enormi sotto questo profilo.
I ragazzi hanno dato il massimo e non mi sento di rimproverar loro alcunchè.
La chicca finale nei minuti di recupero.
Palla del Petrarca che decide di andare in touche a pochi metri dalla linea di meta del Calvisano. Una possibile segnatura avrebbe portato due punti di bonus al Petrarca: 1 per la differenza punti sul risultato finale; 1 per la segnatura della quarta meta. In prospettiva play off sarebbero stati 2 punti d'oro. Invece l'arbitro fischia la fine tra lo stupore di tutti.
Nessun preavviso da parte sua che il tempo era ormai scaduto e neanche, purtroppo, nessuno dei nostri che glielo ha chiesto prima di calciare in touche.
Per la serie: quando il diavolo ci mette lo zampino...
Abbiamo davanti tutto il girone di ritorno per tentare l'aggancio del quarto posto e dei play off. Sono ben 11 i punti da recuperare
in 10 partite. Un punto a partita.
Un solo imperativo categorico: VINCERE! ...e crederci fino alla fine.


Angelo Volpe

1 commento:

  1. Ottimo commento. Questo si chiama parlar chiaro. Sottoscrivo in pieno.

    Francesco A.

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