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Il nuovo Boccaccio Rugby News

mercoledì 11 giugno 2014

IL PROGETTO DEL PETRARCA E DEL BOCCACCIO

Il parere di Angelo Volpe su un tema caldo (il progetto del Petrarca) e sui cambiamenti del Boccaccio

L’amico Angelo Volpe, portavoce dei Petrarchi, responsabile del Petrarca Rugby News (organo di stampa ufficiale del Petrarca Rugby), profondo conoscitore della società della Guizza, dice la sua su una questione importante sollevata, tra le righe, dal commento di Francesco. Ed esprime un parere anche sul progetto del Boccaccio.

Prendo lo spunto da un commento rilasciato da un lettore del blog che, partendo da considerazioni sulla nuova veste del Boccaccio News, passa a dire la sua sul Petrarca. Cito: “… nel Petrarca ho la sensazione che non ci sia un progetto, e che non si punti su nulla! Stiamo diventando soltanto il vivaio delle altre squadre!”.
Devo dire che ho letto due volte la frase riportata, perché pensavo di non aver compreso bene. Come si può dire che il Petrarca non ha un progetto e che non punta ad un obiettivo? Questa che sta per cominciare è la terza stagione della rivoluzione messa in atto dalla società bianconera che ha deciso di abbandonare la strada degli ingaggi massivi di giocatori provenienti da altre realtà per favorire e sfruttare al meglio le risorse interne, ovvero il vivaio petrarchino. Forse il lettore non se n’è accorto, ma il Petrarca negli ultimi due campionati ha messo in campo la quasi totalità di giocatori di nascita o formazione padovana. Fatta eccezione per qualche innesto e di un paio di stranieri (su una rosa di 30/35 giocatori sono ben poca cosa), gli atleti che scendono e scenderanno in campo sono quasi tutti “bocia de casa”. Che fanno il loro percorso di crescita come è giusto che sia. E che, se lo meritano, passano a club di più alto livello per giocare e sperimentare il gioco fuori dall’Italia. Per intenderci: andate a vedere nelle due franchigie celtiche quanti sono i giocatori di provenienza petrarchina. Questo per la presunta mancanza di un progetto, come asserito dal lettore del blog. Il Petrarca ha il miglior vivaio d’Italia. E’ una risorsa ed un’opportunità che il Petrarca attuale cerca di sfruttare al meglio. Se i giocatori nella loro crescita meritano spazi maggiori e di maggior livello, è giusto che possano sfruttare queste opportunità. Sarebbe assurdo e non in linea con lo spirito petrarchino trattenerli a forza alla Guizza.  
Quanto agli obiettivi agonistici, è vero, per due stagioni il Petrarca ha mancato di un soffio (un misero punto) l’accesso ai play off. Questo significa disfatta? Significa fallimento di un progetto? Non credo proprio. In entrambe le occasioni si è trattato di campionati di buon livello, con alti e bassi come sempre succede quando in campo ci sono giocatori molto giovani (e quelli petrarchini lo sono tutti). Mancare l’obiettivo di un punto brucia perché dimostra che il divario con le prime non è abissale, che sarebbe bastato un niente per accedere ai play off, che a volte con un briciolo di fortuna o qualche distrazione arbitrale in meno…, e le cose sarebbero andate ben diversamente. Consolatorio? Non direi, perché a fine campionato l’incazzatura è stata grande, al pari della delusione. Stimolante e di sprone per il futuro, certamente sì.
P.S.: circa il nuovo corso del Boccaccio, faccio i miei migliori auguri a Enrico che ci mette tanta passione in quello che fa. Conoscendolo un po’, sono sicuro che il nuovo corso non implicherà assolutamente una minore attenzione alle vicende petrarchine, quanto piuttosto un allargamento di orizzonti che, date le potenzialità del mezzo, cominciavano ad essere alquanto “ristretti”.
In bocca al lupo a Enrico e al Boccaccio!


Angelo Volpe

1 commento:

  1. Evidentemente la vediamo in due modi diversi, io parlo da tifoso, anzi innamorato del petrarca! Anche se ultimamente mi sembra che si faccia di tutto per far disinamorare i sostenitori. Incomincio col dire che Non sono la classica persona che si come non siamo andati ai play off, allora fa tutto schifo! Inizio campionato mi son detto, al massimo arriviamo sesti, e invece e stato fatto un signor campionato! Non me l'aspettavo! veramente bravi, un po deluso come tutti per come e andata, ma non deluso della squadra, Assolutamente, purtroppo puo capitare, comunque bravi! Mi scuso con Angelo Volpe che non conosco personalmente, ma che ha tutta la mia stima, in quanto proveniente dall'ambiente bianconero! Ma insisto, Angelo Dice, la società ha deciso di sfruttare le risorse interne! Ma e proprio questo il punto, che senso ha avere uno dei migliori vivai d'Italia ( ed e vero) se poi quando i frutti incominciano ad essere maturi, se li sfruttano gli altri?? Per poi inserire altri ragazzini in prima squadra? Se questo e un progetto, sicuramente non e per il petrarca! Se si e abbandonata la scelta di acquistare grandi giocatori, per via delle poche risorse economiche ( e che io condivido) si punti almeno su l'unica cosa che possiamo puntare, appunto il vivaio! E invece no! Neanche quello! A questo punto avere o non avere un gran vivaio non cambia nulla! Non so voi ma io tifo, Petrarca! Vedere tutti i migliori frutti andarsene ogni volta, a me non da nessuna sodisfazione. perche togliere ogni volta al petrarca la possibilità di diventare un po più forte?? Sempre, e Troppi ragazzini in una squadra servono solo ad indebolirla!.ultima cosa, le mie parole vengono dalla pancia e dal cuore,non ho mai giocato a rugby, e le regole le conosco, ma non proprio tutte, sono soltanto un appassionato di Petrarca rugby, ma un po ignorante, mi scuso Con voi più esperti se magari ho scritto qualche cavolata! Ma e quello che penso.


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