Estate,
poco rugby in campo, molto giocato sulla carta.
3ª puntata
Con
la terza puntata si entra nella zona “nera”
del mercato.
Nera
per il colore dominante delle maglie
dei protagonisti ma, soprattutto, per le poche
notizie che arrivano dalle due società.
Per
i toscani si tratterebbe dell’annoso, pare irrisolto, problema economico. Come
informa il sito Toscanarugby.it, dopo quasi un mese dalla fine del campionato
la società non si è fatta più sentire e il
malumore serpeggia tra i giocatori, specie tra quelli che vorrebbero
continuare a giocare con la casacca tuttonera.
Discorso
diverso per la società della Guizza, sempre molto parca nel diffondere informazioni. Interpellato il DS Covi, ironicamente, mi comunica che per
la prossima stagione “…non tornerò a
giocare…” (e questa è senz’altro una notizia!) “… e altre – per ora - non ce ne sono…”
Scherzi
a parte, i bianconeri stanno preparando la tournée
di Singapore (ndr. sono stati invitati per un torneo di rugby e partiranno
il 14 giugno) dove andranno 15 giocatori, accompagnati da Zane Ansell (ndr.
Moretti e Salvan si stanno preparando per il tour formativo di tre settimane in
Australia).
Quanto
alle voci di mercato, ecco il sunto di quello che sono riuscito a mettere
insieme.
Capitan
Pino Patelli (1983), che la scorsa
stagione decise di rimanere in toscana nonostante le difficoltà della società
del Presidente Tonfoni, in un primo momento era sembrato essere nel mirino del
Petrarca, ma le voci non sono mai state confermate. Per il mediano di mischia è
sbarrata la strada anche per il polesine, dato che a Rovigo è già arrivato
Bronzini da Viadana.
Certezze
(?) arrivano solo dalla probabile cessione di Lorenzo Giovanchelli (1986) alla Vea Femi CZRovigo.
Sempre
a Rovigo (notizia confermata dalla società di via Alfieri) giocherà Denis Majstorovic (1989), centro di
origini croate.
Altra
partenza confermata quella di Rome Nifo
(1981): la forte seconda linea samoana è approdato in Francia al Mont de Marsan,
che milita nella seconda divisione (Pro D2).
Interessamenti
di alcune società per Coria Marchetti
(1990), pilone argentino e per Giacomo Bernini
(1989), terza linea di Livorno, ma nessuna reale conferma.
Petrarca Rugby
Perse le semifinali scudetto per un misero “maledetto” punticino, la squadra del Presidente Toffano si appresta ad affrontare la terza stagione con alla guida la coppia Moretti/Salvan che hanno “sposato” il progetto di ringiovanimento del Petrarca. Un progetto che, secondo le intenzioni della società, dovrebbe portare il Petrarca alle posizioni di vertice. E, numeri alla mano, nelle due ultime stagioni ci è mancato proprio un niente!
Perse le semifinali scudetto per un misero “maledetto” punticino, la squadra del Presidente Toffano si appresta ad affrontare la terza stagione con alla guida la coppia Moretti/Salvan che hanno “sposato” il progetto di ringiovanimento del Petrarca. Un progetto che, secondo le intenzioni della società, dovrebbe portare il Petrarca alle posizioni di vertice. E, numeri alla mano, nelle due ultime stagioni ci è mancato proprio un niente!
Tuttavia,
sono ancora molti i dubbi a riguardo.
Le uniche certezze?
Il
Petrarca deve dire addio contemporaneamente a tre giocatori della prima linea: Bruno Mercanti (1988), tallonatore
argentino, molto mobile, da due anni alla corte patavina. Per lui destinazione
Benetton Treviso, come per i due piloni sinistri argentini Josè Novak (1990) Romulo
Acosta (1992), quest’ultimo arrivato a Padova in gennaio.
Sempre
in prima linea, parentesi chiusa per Fabio
Staibano (1983): il pilone destro
campano non rientra nei piani del Petrarca per la prossima stagione. Per lui un’esperienza
sfortunata in bianconero, vuoi per una serie di infortuni, vuoi per altri concomitanti
episodi, che ne hanno compromesso il rendimento generale.
Discorso
diverso per Carlo Fazzari (1990), rientrato
a Padova a stagione molto inoltrata (ndr. dove aveva vinto lo scudetto nel
2011). Il forte pilone bresciano non ha potuto esprimersi al meglio, anche a
causa di un infortunio, oltre al poco tempo per adattarsi al gruppo e al ritmo
di gara (ndr. era al rientro da un lungo stop per infortunio). La società
vorrebbe trattenerlo (ndr. il cartellino è in mano alle Zebre) e il giocatore
non vorrebbe ritornare a Parma, ma non sono noti gli sviluppi della trattativa
per farlo rimanere alla Guizza.
Alle
Zebre, invece, è destinato un altro beniamino della Guizza: Jacopo Sarto (1990) che a Parma si
unirà al fratello Leonardo, altro giocatore cresciuto nel vivaio bianconero.
Fine
delle certezze.
I “rumors”.
Ancora
non è certa la permanenza di Christian
Jordaan (1986) e di Christian
Middleton (1987). Un campionato tutto sommato positivo per l’utility back
sudafricano; più concreto quello della seconda linea kiwi. Voci di corridoio
dicono che entrambi stanno meditando sul loro futuro.
Quasi
certamente smetterà l’attività agonistica Zane
Ansell (1976): per lui dal campo alla panchina del settore giovanile?
Pare
anche che Alessandro Chillon (1983)
passi dal rugby giocato a quello tecnico: per lui sembra prospettarsi un futuro
da preparatore atletico.
Le
notizie su Andrea Marcato (1983)
sono vecchie di qualche settimana: voci lo volevano in procinto di trasferirsi
alle Fiamme Oro, ma non sono mai state confermate e pare che l’ex nazionale azzurro
resti nei ranghi bianconeri.
Alcuni
rumors volevano Alex Morsellino
(1992) aldilà dell’Adige, ma non ci sono conferme, così come sembrava fosse nel
mirino della Benetton.
Chi dovrebbe restare.
Certa
la permanenza di Federico Conforti
(1992), Piermaria Leso (1991), Vincenzo Delfino (1988), ancora sotto
contratto, mentre non sembrano esserci dubbi per il capitano Enrico Targa (1990) e Andrea Menniti-Ippolito (1992), veri
punti fermi nei due anni di gestione Moretti/Salvan. Altre conferme dovrebbero
arrivare da Francesco Favaro (1992)
e Andrea Bettin (1993), anche loro
prime scelte bianconere. Dovrebbe restare anche Mantvydas Tveraga (1986), che ha disputato forse la sua migliore
stagione in bianconero, così come Alessandro
Billot (1989), da sempre a Padova e Filippo
Giusti (1988). Per la prossima stagione dovrebbe rientrare dall’infortunio,
che lo ha tenuto lontano dal tappeto verde per tutta la stagione, un altro giocatore
formatosi nel vivaio petrarchino: Alessandro
Furia (1991), pilone sinistro bresciano di grandi potenzialità che dovrà
puntare tutto sul prossimo campionato per confermarsi giocatore di Eccellenza.
Pare
certa la riconferma di Enrico
Francescato (1993), mediano di mischia figlio d’arte, che in due anni di
permanenza a Padova ha avuto modo di aumentare il suo percorso formativo di
crescita.
Non
dovrebbero esserci dubbi sulla permanenza in bianconero di Francesco Mainardi (1986), seconda linea il cui apporto in squadra è
stato molto buono e Cristian Cerioni
(1991) utility back che ha risposto degnamente agli appelli di Moretti e Salvan.
Anche
l’ala Flavio Di Giorgio (1990), in
questa stagione diviso tra la Serie C giocata e l’impegno come preparatore
atletico delle giovanili, dovrebbe rimanere tra i bianconeri.
La linea giovane che dovrebbe essere
riconfermata.
Il
futuro del giovane Petrarca certamente non dovrà fare a meno di Riccardo Michieletto (1994), forte
seconda linea emergente, ora impegnato nel campionato del mondo IRB Under 20 che
si sta disputando in Nuova Zelanda, alla pari di Mattia Bellini (1994), centro/ala nato e cresciuto in bianconero,
alla sua seconda stagione nella rosa della prima squadra.
La
prossima stagione dovrebbe essere quella della conferma per altri giovani: su
tutte quella del “samoano” di Padova Nicolò
Zago (1992), possente nr.8 (al Petrarca manca ne manca uno dai tempi di Sisaro “Sisa”
Koyamaboile). Poi la conferma delle doti velocistiche dell’ala Simone Rossi (1991) che, quando è stato
impiegato, ha dimostrato di avere grandi qualità. Dopo il lungo infortunio e
dopo aver ricominciato a calpestare il terreno verde con la casacca del Roccia
Rubano, c’è speranza che la prossima stagione sia quella buona anche per Riccardo Russo (1992), ala/centro assai
sfortunata negli ultimi due anni. Altro giovane in forte credito con la fortuna
è Paolo Ragazzi (1994), tallonatore,
al quale gli infortuni hanno impedito più di qualche convocazione con la
Nazionale Under 20. Tutt’ora alle prese con l’infermeria, si spera possa essere
in forma per la prossima stagione. Anche per Luca Nostran (1993) la prossima dovrebbe essere la stagione buona:
il terza linea formatosi al Petrarca e con esperienza in A2 con il Roccia
Rubano, l’anno scorso non ha avuto molto spazio, troppo chiuso da giocatori
più esperti di lui, ma sul suo futuro le aspettative sono molte.
Altro
giovane su cui dovrà puntare il Petrarca 2014-15 è Lorenzo Casalini (1995), ala nell’orbita delle Nazionali di
categoria. In questa stagione è stato impiegato con le giovanili, salvo qualche
apparizione nel Trofeo d’Eccellenza, dove ha ben figurato marcando anche meta.
Per
Pietro Cecchinato (1993), pilone, e Cesare Berton (1992), seconda linea, un
futuro legato alla loro volontà di proseguire l’avventura nel rugby che conta.
Ultima,
ma solo in ordine alfabetico, probabile conferma tra i giovani, il mediano di
mischia Simone Soffiato (1993), che
quest’anno ha vissuto un’importante esperienza formativa in Nuova Zelanda.
Il limbo: né dubbi né certezze.
Resta
ancora un mistero il futuro di Lorenzo
Innocenti (1987) dopo le accese polemiche nel dopo partita di Calvisano.
Poche
indicazioni su Roberto Bertetti
(1985): il centro friulano, capitano nella finale scudetto 2011, sembra essere
stato messo nel dimenticatoio nella scorsa stagione (per lui solo qualche
presenza sporadica), oscurato dall’esuberante linea verde del Petrarca.
Vale
lo stesso discorso per Chris Caporello (1982),
pilone utilizzato molto poco. Una stagione iniziata in maniera incerta, dato un
problema fisico poi risolto, ed un futuro tutto da decidere.
(fine 3ª puntata)
Enrico DANIELE
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