Perde
un test importante il Petrarca
Le
valutazioni dei giornali e quelle di Angelo Volpe
Il
terzo test match del Petrarca in
preparazione al campionato, quello di venerdì scorso contro il Cammi Calvisano,
ha visto i Campioni d’Italia battere
28-7 il Petrarca, grazie anche a tre
mete tecniche.
Pur
ancora senza l’apporto dei tre stranieri, non ancora arrivati a Padova (Woodhouse, Eru e la seconda linea
sudafricana) il confronto con il Cammi
Calvisano ( pressoché completo il roster bresciano ) poteva dare alla
coppia Moretti/Salvan utili indicazioni sulle potenzialità dei bianconeri, team
ancora una volta radicalmente rinnovato
al terzo anno della nuova gestione.
Non
ho visto il match e non posso dare
giudizi diretti, ma ho letto i giornali (riporto i passi salienti) e
sentito le impressioni di chi l’ha seguito (quelle di Angelo Volpe le riporto
alla fine).
Inizio
con i giornali di sabato 6 e domenica 7 settembre.
Mattino di Padova
“Calvisano rifila 28 punti al Petrarca
ma con tre mete tecniche”
Simone
Varroto parla di “match sotto tono” dove “ I campioni d'Italia si sono imposti alla
Guizza per 28-7 grazie a tre mete tecniche, ma senza impressionare”. Dopo
il giallo a Bettin, l’ex Ferraro mette a segno la prima marcatura. Dopo il
secondo giallo a Garfagnoli …”Vivarini, in difficoltà nel giudicare le
mischie ordinate”… arriva la prima tecnica: “Poi il fischietto padovano
assegna la meta tecnica alla prima spinta dei bresciani” cui ne
seguiranno altre due, nel secondo tempo, con in mezzo l’unica meta del Petrarca
di Innocenti al 70’.
Il
Mattino sembra dare la responsabilità maggiore della sconfitta all’incapacità
di Vivarini (che è un internazionale) di giudicare le mischie ordinate. Tuttavia,
ritengo sia difficile pensare che tre mete tecniche siano frutto di una “difficoltà”
di giudizio da parte del direttore di gara.
Il Gazzettino
“Petrarca, mischia duramente punita”
Massimo
Zilio la vede molto diversamente dal collega del Mattino.
Sin
dal titolo risulta evidente la sofferenza in mischia del Petrarca e parla anche
di troppo nervosismo che ha portato a molti errori nel fondamentale che, specie
nel nostro rugby, spesso fa la differenza.
Non
solo errori in mischia ma “Il
Petrarca ha anche dovuto fare i conti con molti errori in touche”. Zilio conclude con “I
bianconeri di Moretti hanno sofferto pesantemente l'organizzazione dei
bresciani”
Il Resto Del Carlino
“Calvisano domina sul campo di Padova”
Giorgio
Sbrocco, vecchia conoscenza del Petrarca, sul Resto del carlino va giù di
brutto già nel titolo. E continua parlando di “…bella prova sostenuta sul campo
di una delle squadre candidate a recitare un ruolo di primo piano nella corsa allo
scudetto 2015…” rincarando poi la dose “…sconfìtto largamente (7-28), in
punti e in cifra tecnica del gioco espresso, il Petrarca dell'ex Airone Andrea
Moretti. Netto, nel punteggio, il divario fra le due squadre, al termine di 80'
giocati su ritmi da campionato e da partita vera… segnali
chiari e inequivochi una diffusa supremazia generata nelle fasi di conquista
(super pack!) e nell'ottima gestione dei punti d'incontro”.
Giudizi
contrastanti, letture diverse di una
stessa partita che, ribadisco, non ho visto.
Angelo Volpe
fa una disamina diversa, forse più
vicina alla realtà, però con il solito equilibrio che lo contraddistingue,
anche di fronte a sconfitte importanti come quella subita venerdì dal Petrarca.
Dei
due (ndr. Angelo si riferisce agli articoli di Mattino e Gazzettino) preferisco quello del Mattino di Simone
Varroto per maggior assonanza con le mie impressioni del match.
Il
Petrarca ha subito 28 punti, frutto di quattro mete. Ma ben tre sono state mete
di punizione, ossia mete tecniche. Il Calvisano ha segnato una sola meta su azione, al pari del Petrarca. Possiamo discutere a
lungo sulle mete tecniche e personalmente non
condivido l'operato dell'arbitro per almeno una, se non due mete assegnate.
Ma episodi delle mete tecniche a parte il Petrarca ha giocato in modo aperto e battagliero, per niente
intimorito dagli avversari che comunque sono una squadra possente e massiccia in ogni reparto. Sarà sicuramente la
dominatrice del campionato, Rovigo permettendo.
Ma
il Petrarca? Io sono abbastanza
soddisfatto per quello che ho visto. Certo, errori ce ne sono stati. Difficoltà in touche (almeno tre perse
per lancio sbilenco) e anche in mischia chiusa. Ma non abbiamo visto
carrettini, anzi in chiusa abbiamo dato
filo da torcere agli avversari e la nostra meta è nata proprio da una
mischia vinta nei 22 avversari, con palla sventagliata sui 3/4 e segnatura di
Innocenti che non si è fatto sfuggire l'occasione. Per molto tempo il Petrarca
ha giocato nella metà campo del Calvisano, così come hanno fatto loro. Su'a ha confermato l'ottima impressione al
comando della mischia; Menniti ha
amministrato il gioco con buona lucidità e precisione al piede; la difesa
ha sostanzialmente tenuto, tant'è che il Calvisano ha segnato una sola meta su
azione. Ok, se la nostra prima ha sofferto tantissimo ed è stata punita
(eccessivamente) quando non ce l'ha fatta a sostenere il peso e la spinta
superiori degli avversari, ma in compenso si è rivelata molto mobile e rapida nel gioco aperto. La mischia ha subito la
capacità del Calvisano di rompere e frantumare i nostri avanzamenti sia in ruck
che in moule. Ma è anche vero che la mischia del Calvisano per potenza ed
esperienza rendeva moltissimo alla nostra. Per inciso, il giallo a Bettin per placcaggio a ribaltare a mio avviso non ci stava proprio. Bettin
e il suo avversario sono finiti a terra entrambi, segno che c'è stato il
sollevamento ma non il rilascio a terra dall'alto. Per conto mio non
c'erano gli estremi neppure del fallo, tanto meno del cartellino giallo. Anche
in questa occasione l'arbitro Vivarini mi è sembrato eccessivo e forse mal
supportato dal giudice di linea.
Insomma
io non sono così negativo e pessimista
sulla prestazione del Petrarca come ho sentito in alcuni commenti
di fine partita. Secondo me dobbiamo far lavorare in pace Moretti e Salvan,
attendere l'arrivo dei tre giocatori stranieri che potranno
solo rinforzare la squadra (già adesso buona) e dare tempo al tempo, con
fiducia. Sono convinto che questo Petrarca ci regalerà parecchie soddisfazioni
quest'anno.
Innocenti, autore dell'unica meta del Petrarca |
Le mie conclusioni,
dopo aver visto le altre amichevoli del
Petrarca: l’arrivo dei tre stranieri
(due negli avanti, nessuno di prima linea) potrà senz’altro dare più peso al pack degli avanti. Tuttavia
sarà necessario sin da subito “capire” la direzione di gara che, specie con le
nuove regole d’ingaggio introdotte la scorsa stagione, non sempre sono ben
decifrabili. Ad ogni modo la “maturità”
di una squadra sta anche in questo: saper leggere ed adeguarsi al direttore di
gara.
Tre mete tecniche sono difficili da
digerire, così come è poco probabile che siano tutte da
imputare ad una “leggerezza” del direttore di gara. Una meta per parte su
azione sono in equilibrio tra loro, ma la
differenza negli avanti sembra sia stata fin troppo evidente. Un aspetto
che dovrà essere migliorato nel Petrarca è la gestione delle touche: a partire dal lancio (Mercanti non c’è più e
Delfino deve imparare a gestire bene le fasi di lancio), e in ricezione bisognerà
attendere di vedere in campo la nuova seconda linea (per quello che si è visto
bnei precedenti match Tveraga e Targa sono sempre comunque efficaci in questa
fase).
Anche
se in questa stagione non avrò la possibilità di seguire tutti gli incontri del
Petrarca e non frequenterò assiduamente la Guizza come nel passato, mi auguro che il Petrarca riesca a
raggiungere l’obiettivo che manca dallo scudetto del 2011. E, per quanto ho
potuto vedere nei test amichevoli con Benetton e nel triangolare di Udine,
credo che le potenzialità vere della
squadra di Moretti e Salvan siano tante e non ancora espresse del tutto.
Enrico DANIELE
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