Mentre le altre di
Eccellenza sperimentano soluzioni alternative nel Trofeo, la Femi CZ Rovigo si gioca la propria onorabilità
e quella del rugby nostrano, in European Rugby Challenge Cup.
Pur nella sconfitta
odierna al Battaglini contro i Cardiff Blues (33-18), la squadra di Filippo Frati lancia chiari messaggi
anche al campionato d’Eccellenza. E lo fa dimostrando di saper tener testa ad una formazione di
categoria superiore (i Blues giocano nel Pro 12) che solo nella ripresa è
riuscita a conquistare il punto di bonus con la quarta meta marcata da Vosawai (nella foto dell'Uffico Stampa rossoblu), nr 8 ex di Treviso.
I rossoblu vanno
addirittura in vantaggio al 9’ pt con
Rodriguez che intercetta un pallone sulla tre quarti campo avversaria e si
avvia al “piccolo trotto” in mezzo ai pali, sorprendendo la difesa dei gallesi.
In precedenza Montauriol era stato
fermato ad un passo dalla marcatura.
Sono i Blues però a
prendere in mano le redini del gioco, forti specie nei punti d’incontro dove fanno valere la maggior fisicità,
ma con Rovigo che concede assai poco,
specie in mischia chiusa dove la prima linea di partenza (Ravalle, Ceccato e
Roan) tiene testa a Jenkins, Dacey
(man of the match a fine gara) e Andrews.
Sono tre le mete dei gallesi nella prima frazione di gioco: 12’ e 30’ Jenkins e
al 25’ Turnbull (due le trasformazioni di Patchell). In chiusura il piazzato di
Farolini che ferma lo score sul 10-19 per gli ospiti.
Nella seconda frazione
di gioco, Cardiff sposta nettamente il
baricentro sulla metà campo rossoblù,
e ci si aspetta la mattanza. Tuttavia
la difesa di Rovigo concede molto poco
agli avversari. La meta di Vosawai arriva infatti solo al 21’, dopo una
serie infinita di tentativi andati a vuoto e bissano al 29’ con Cook, che
sfrutta l’ennesimo carrettino da touche.
Rovigo non perde mai la testa e resta sempre
concentrata sull’avversario, anche se i cambi favoriscono più i gallesi che i
rossoblu (nel secondo tempo, tra gli altri, è entrato anche Adam Jones, nella foto in placcaggio su De Marchi).
Gara diversa da
quella che normalmente siamo abituati a vedere: delle molte mischie, un sola resettata e fatta ripetere dall’ arbitro francese Cardona, che ha
lasciato correre molte azioni normalmente sanzionate dagli arbitri nostrani.
Ne è risultata una partita veloce e piacevole, senza soluzione di continuità, che ha
impegnato a fondo le squadre, vinta dalla più forte, senza però mai dare l’impressione
netta di dominare gli sconfitti.
Una buona iniezione di fiducia in vista
della ripresa del campionato che vedrà la Femi CZ Rovigo impegnata contro L’Aquila
al Battaglini, in preparazione alla trasferta di Calvisano, dove si potranno
valutare le reali potenzialità di Rovigo.
Il tabellino del
match.
Femi-Cz
Rugby Rovigo Delta vs Cardiff Blues 18-33
Marcatori: p.t. 9' m. Rodriguez tr. Farolini (7-0), 12' m. Jankins G. non tr. (7-5), 25'
m. Turnbull tr. Patchell (7-12), 30' m. Jenkins G. tr. Patchell
(7-19), 42' cp. Farolini (10-19); s.t.
9' cp. Farolini (13-19), 21' m. Vosawai tr. Patchell (13-26), 29' m. Cook tr. Patchell (13-33),
40' m. Montauriol non tr. (18-33)
Femi-Cz
Rugby Rovigo Delta:
Farolini, McCann, Majstorovic, Menon, Lubian L. (22' st. Bortolussi), Rodriguez
(30' Pavanello), Frati (16' st. Bronzini), Roan (30' st. Gajion), Ceccato (22' st. Mahoney), Ravalle (14' st
Quaglio), Maran (14' st. Lubian E.), Montauriol (c), Ruffolo,
Caffini, Zanini (14' st. De Marchi).
All.: Frati
Cardiff Blues: Patchell (30' st. Walsh); Smith, Allen (1' st.
Evans), Thomas, Fish; Davies G., Williams L. (19' st. Jones L.); Jenkins G.
(30' st. Davies T.), Dacey (25' st. Williams R.), Andrews (15' st. Jones A.),
Dicomidis (18' st. Paulo), Cook, Turnbull, Navidi (c) (20' st. Jenkins E.),
Vosawai.
All. Hammett
Arbitro:
Cardona (Fra)
G.d.l.: Berdos (Fra) e Amic
(Fra)
Quarto
uomo:
Simone Boaretto (Ita)
Man of the match: Dacey (Cardiff Blues)
Cartellini:
nessuno
Calciatori:
Farolini 3/4 (Rovigo), Patchell 4/5 (Cardiff)
Note:
giornata soleggiata, 17°, campo in ottime condizioni. Spettatori: 1750.
Enrico
DANIELE
Uno dei difetti di Rovigo,come lo è stato del Petrarca nel passato, fare gran partite per perdere poi quelle già vinte sulla carta (San Donà docet)..Al Petrarca una partita persa con L'Americanino ultima in classifica costò un campionato Dolfin allenatore .
RispondiEliminaNon serve andare tanto lontano però: indimenticabile la sconfitta del Petrarca di Presutti contro il San Gregorio a Catania (19-13), dove non aveva mai perso nessuno...Hikey che davanti i pali mette un piazzato sulla bandierina!
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