L’analisi
di Angelo Volpe sul rendimento del Petrarca nelle prime due partite di
campionato.
Il Petrarca esce
dalle prime due giornate di campionato con le ossa rotte. Due sconfitte, due
soli punti in classifica (ma buoni anche quelli, intendiamoci…) e un fondo
di delusione per come si è vista in campo la squadra. Diamo pure per preventivabile la sconfitta a Rovigo,
considerando il diverso spessore delle due compagini (sulla carta, perché in
campo non è stato proprio così). Decisamente a sorpresa invece perdere con insipienza contro il Viadana. Intanto perché non è più il Viadana degli anni
scorsi, ma una squadra del tutto nuova a livello societario e quasi altrettanto
nel parco giocatori. Insomma un cantiere
in rinnovamento che si poteva e doveva battere. Sarebbe stato ampiamente
nelle possibilità del Petrarca visto in questo scorcio di stagione, durante le
amichevoli. Ma allora la mente era libera di gravami di varia natura, mentre
ora esiste –palpabile- la responsabilità
di fare risultato perché il campionato ha le sue esigenze e le sue priorità.
Nello stralcio di
un articolo del Resto del Carlino, riportato qui sotto, si legge un commento sul Rovigo che potrebbe essere
riportato quasi interamente al Petrarca.
Anche nel caso dei
rossoblu si punta il dito sulla concentrazione
mentale e sull’approccio. Con la differenza che per il Petrarca si parla o
si può parlare di timore o di pressione
eccessiva; nel caso del Rovigo si pensa più a una certa sufficienza
nell’affrontare gli avversari. Alla fine, pur partendo da presupposti diversi, il risultato non cambia. Ossia insoddisfazione e delusione.
Torniamo al
Petrarca.
Adesso abbiamo
davanti due giornate di pausa dovute
alle coppe europee a cui il Petrarca non prende parte. Invece sarà il turno del
Trofeo Eccellenza, ex Coppa Italia, che funge da riempitivo in queste pause
internazionali.
Il Petrarca
affronterà in trasferta il San Donà
(la terza volta da settembre!) e in casa il Mogliano (idem!). Nei precedenti incontri sono state sempre vittorie. Adesso che ci sono in
palio i 5 punti di classifica, vedremo se qualcosa cambierà, e come.
In ogni caso la pausa giunge a proposito per rodare
maggiormente la squadra che ha bisogno di crescere ulteriormente, affinare i
meccanismi e soprattutto credere nelle
proprie capacità e potenzialità.
Prioritario evitare
le “dormite” collettive dei primi 10-20 minuti che si sono viste, sia con
Rovigo che con Viadana. Belli tonici e concentrati fin dal primo minuto!! Sarà anche
l’occasione di vedere all’opera l’intera
batteria di nuovi stranieri (Su’a, Eru, Woodhouse e Rocchia)? Speriamo di
sì, anche per dissipare incertezze e dubbi che cominciano a serpeggiare tra la
tifoseria più critica e battagliera. Invece da loro ci si aspetta,
legittimamente, un deciso e sensibile
salto di qualità, che possa far crescere il tasso tecnico-tattico e il gioco
della squadra e instillare il “killer instinct”
imprescindibile per chiudere al momento giusto i matches.
Forza Petrarca!
Angelo
VOLPE
Di Osvaldo Prestia.
FEMI CZ, RIAFFIORANO I
SOLITI PROBLEMI
SABATO LA FEMI CZ HA
SUBITO UNA DURA LEZIONE DAL SAN DONA', SQUADRA CHE SI E' DIMOSTRATA PIÙ'
VOLENTEROSA RISPETTO Al ROSSOBLU'
…Contro
il San Donà poca concentrazione nell'arco di una gara ampiamente alla
portata. L'inaspettata sconfitta in casa
del Lafert San Dona ha sollevato dubbi sul vero spessore della Femi Cz Rovigo.
Dubbi non tanto sul valore tecnico, come stanno a dimostrare le prestazioni di
precampionato, ma su quello mentale. Qualcosa si era vista vacillare nel
secondo tempo del derby col Petrarca. Quel qualcosa che sabato a San Dona è
esploso appieno facendo si che i bersaglieri fossero autori di una prova tutta
da dimenticare...
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