Partita
di sofferenza e sacrificio, ma tanta voglia di giocare e vincere.
L’analisi
della partita contro Viadana di Angelo Volpe.
Mattia Bellini accerchiato dai giocatori di Viadana (ph Marco Basso) |
L’amico Angelo Volpe, lunedì
scorso, mi ha mandato il commento della partita di sabato scorso che, ahimé
essendo all’estero senza computer, pubblico solo ora.
Mi scuso con Angelo e con
voi.
E.D.
Grandi,
grossi e cattivi. Ruvidi e intrattabili, spesso anche scorretti.
Poche
parole per etichettare il Viadana che sabato ha perso contro il Petrarca per
27-17. I primi 5 uomini del pack mantovano hanno esibito una presenza fisica
micidiale che ha messo in grande difficoltà i nostri ragazzi, che spesso hanno
subito in mischia chiusa (ma senza mai mollare...).
Oltre
al pack, il resto della squadra è apparsa quadrata e ben disposta. Stupisce che
il Viadana, per quello che si è visto sabato alla Guizza, occupi un posto di
rincalzo in classifica. Invece che in zona playoff, naviga intorno al
quinto-sesto posto. Misteri dell'Eccellenza.
Il
Petrarca vince con Viadana e conferma il primato in classifica di Eccellenza
insieme a Calvisano. Rovigo a tre lunghezze, Mogliano a -10 e la quinta
classificata (IMA Lazio) a -15.
Difficile
immaginare un weekend migliore per i colori petrarchini.
Quella
di sabato è stata una partita di sofferenza e di sacrificio, a cominciare dalle
condizioni ambientali difficili con pioggia costante e terreno fangoso. Il
Petrarca ha dovuto mettere sul tappeto tutto il proprio orgoglio e voglia
di giocare e di vincere per venire a capo della situazione. Un primo tempo non
proprio esaltante chiuso in svantaggio 14-17. Un secondo tempo con la
determinazione di non voler lasciare nulla di intentato. Una difesa per la
maggior parte dell'incontro molto attenta e vigile, ma troppo spesso arretrante
nei punti di incontro. Il Viadana mandava alla carica i suoi bisonti che quasi
sempre guadagnavano alcuni metri sul placcaggio dei nostri. Ma i ragazzi (bravi
tutti!) capitanati da un immenso “Chicco” Conforti non hanno mai ceduto,
soprattutto psicologicamente, ribattendo colpo su colpo. Una punizione
dell'ottima apertura occhialuta McKinley finita sul palo, ha minato
la solidità mentale dei viadanesi e subito dopo il cartellino giallo comminato
ad Irving è arrivato il sorpasso del 20-17 con un piazzato di Nikora. Ancora
una manciata di minuti e l'ottimo Rossi ha messo a segno la meta del definitivo
27-17.
Bella
vittoria, voluta strenuamente fino alla fine, dimostrando di avere gli
attributi giusti per occupare degnamente la vetta della classifica.
Il
coach Cavinato ha parlato anche di un aiutino della fortuna per quel palo... ma
credo che sabato sia stata nettamente prevalente la determinazione dei ragazzi
nel perseguire la vittoria piuttosto che la fortuna.
Il
pubblico (tribuna piena alla Guizza!) ha molto contestato l'operato
dell'arbitro Liperini, rimproverandogli di non punire alcuni falli sistematici
del Viadana. Fuorigioco a ripetizione e falli professionali per rompere il
ritmo al Petrarca. Uno spartito che troppo spesso si vede alla Guizza (mi viene
in mente la partita con Calvisano della scorsa stagione...) senza che gli
arbitri intervengano a tutelare la squadra attaccante. Liperini non fa quindi
eccezione alla regola. C'è da dire però che anche i mantovani si sono lamentati
dell'arbitraggio contestando il giallo nel finale di partita, a loro giudizio
immotivato. Solo dopo il giallo, il Petrarca ha operato il sorpasso vincente.
Punti di vista opposti. Però si suole dire che quando un arbitro scontenta
entrambe le squadre in campo, significa che in fin dei conti ha
arbitrato bene. E' il caso di Liperini? Lascio il giudizio ai tanti
che hanno visto la partita.
Un
cenno sul man of the match.
E'
stato assegnato all'australiano Gower. Buon per lui, complimenti. Se non
sbaglio è il secondo riconoscimento per lui. Personalmente avrei visto meglio
Benettin che è stato almeno una spanna sopra tutti i trequarti per l'efficacia
sia difensiva che offensiva. Purtroppo, dopo essere stato toccato duro, è stato
sostituito nella ripresa. In seconda battuta, da segnalare la partita mostruosa
di capitan Conforti. Sempre meglio, match dopo match. Bravo “Chicco”. Un cenno
di merito particolare va alla linea mediana composta da Su'a e Nikora che hanno
guidato la squadra con autorevolezza, dettando il ritmo ed eliminando al
massimo i tempi morti. Inoltre spesso non hanno disdegnato penetrazioni nello
schieramento difensivo avversario, anche sulla linea dei 5
metri, dimostrando coraggio e spirito combattivo.
Adesso ci
attendono due giornate di Trofeo Eccellenza (una di riposo e una a Roma
contro la Lazio). Poi si riprende alla grande con due match fondamentali e
decisivi, entrambi in trasferta. Il 30 gennaio a Mogliano e il 6 febbraio a
Rovigo. La prova del nove per verificare la consistenza delle ambizioni
petrarchine e la solidità mentale del gruppo.
Nel
frattempo ci si può dedicare alla serie B che ha di fronte due match molto
importanti: domenica 17 contro il Cus Padova alla Guizza e il 24 gennaio in
trasferta a Rubano. Due derby coi fiocchi da non perdere assolutamente. Ci
sono da riscattare due sconfitte consecutive con Badia e Mirano per
dimostrare che il gruppo è forte, compatto e ancora motivato nonostante i due
passi falsi. Forza Cadetti!
Forza Petrarca!
Angelo VOLPE
Vorrei
aggiungere un paio di commenti a quello di Angelo.
Il
primo sull’arbitraggio.
Nella
serata di sabato scorso, dopo aver postato il mio articolo sulla partita, mi ha
contattato in chat l’arbitro Matteo Liperini chiedendomi, in tono amichevole
(ormai ci conosciamo da qualche anno), cosa significasse quel “…contrastanti i giudizi sulla terna
arbitrale…” che avevo scritto.
Nel
corso della discussione, Matteo mi ha detto che “un bravo arbitro non è colui che non sbaglia mai – quello non esiste –
ma colui che sbaglia di meno”.
Gli
ho risposto che questo bastava per riconfermare la mia stima nei suoi confronti
perché, aggiungo io, “non è bravo colui
non sbaglia mai, ma è più bravo ancora chi sa riconoscere i propri errori, per
cercare di migliorarsi”.
Il
secondo sulle designazioni dei Man Of The Match.
Dato
il mio compito di “speaker” alle partite del Petrarca, uno dei compiti è anche
quello di annunciare il miglior giocatore di giornata.
Tuttavia,
non sono io a decidere quale sia il giocatore designato ma, teoricamente,
dovrebbero essere i “giornalisti presenti in tribuna” e/o comunque una “giuria
qualificata”.
Luigi Ferraro, uno dei più combattivi nel Petrarca 2015-16 (ph Marco Basso) |
Bene,
sta di fatto che i giornalisti solitamente presenti (sono tre o quattro al
massimo) difficilmente mi comunicano il loro prescelto (se non dopo i miei
ripetuti solleciti a pochi minuti dal termine della gara) e a farlo, molto
spesso, sono I Petrarchi (che, sul fatto di essere una “giuria qualificata”
credo non ci siano dubbi da parte di nessuno).
Detto
questo, loro stessi si trovano in difficoltà, specie in questa stagione, dove i
giocatori da premiare sarebbero più di uno ad ogni partita.
Perciò
suggerirei (ma l’ho anche scritto) di trovare il modo di premiare anche un
altro giocatore (magari con un premio “combattività”, “fair play”…)…vuoi vedere
che, tra gli sponsor del Petrarca non se ne trovano un paio disponibili a mettere
in palio un premio ogni ad ogni partita in casa?
Enrico DANIELE
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