Sorpasso-beffa e finale amaro per il Petrarca,
in vantaggio sin quasi alla fine.
Il commento di Angelo Volpe.
Ha vinto Rovigo con una meta
al 79.mo minuto ribaltando il risultato che vedeva, fino ad allora, in
vantaggio il Petrarca.
Una meta in extremis, presa in modo strano,
con la terza linea Ferro che si stacca dalla mischia a ridosso
della linea di meta petrarchina e procede, da solo e senza sostegno dei compagni
di squadra, praticamente indisturbato con la difesa bianconera
imbambolata a guardarlo sgusciare via andando a segnare.
Non ho capito bene cosa sia
successo (l’azione si svolgeva sull’angolo opposto del campo), ma dalla tribuna
si è avuta quasi l’impressione che tutti (rossoblu compresi) si fossero fermati
quasi aspettandosi un fischio dell’arbitro a interrompere il gioco. Invece è
la meta del sorpasso-beffa per il Petrarca (si era sul 23-25). Peccato,
ormai sembrava cosa fatta andare a vincere al Battaglini proprio quando sulla
carta il Petrarca pareva destinato, alla vigilia, a beccarsi una bella razione
di punti dallo squadrone rovigotto. Va detto che il Petrarca era in 14,
per il giallo generosamente comminato a Billot reo, secondo l’arbitro
Rizzo (francamente imbarazzante in più occasioni equamente ripartite fra
Petrarca e Rovigo), di un placcaggio a ribaltare. Assurdo. Billot ha placcato
l’avversario andando a terra insieme a lui e per di più di traverso (di lato
insomma) e non dall’alto in basso. Decisione veramente assurda. Mancavano 10
minuti alla fine e da allora Rovigo ha fatto pressing asfissiante nei 22
petrarchini, valendosi della supremazia numerica.
Il finale, amaro, è quello
descritto sopra.
Va detto, per completezza, che
è stata una partita combattuta, giocata con l’anima da entrambe le
parti, ma ad una fredda analisi il risultato può trarre in inganno.
Mi spiego.
E' vero che Rovigo, sulla
carta, doveva fare a pezzi il Petrarca, quindi il divario di soli 5 punti è
da considerare positivo, ed è altrettanto vero che, fino alla fine, il Petrarca
era in vantaggio. Ma va detto che, per quasi 60 minuti, Rovigo ha schierato
un gran numero di seconde scelte, lasciando i titolari in panchina o in
tribuna. E’ ben vero che in campo si va in 15 e che gli assenti hanno sempre
torto, tuttavia nella valutazione a freddo del match vanno considerati anche
questi aspetti. Basta dare un’occhiata al tabellino per verificare le
formazioni e, di conseguenza, le assenze di rango. Sempre per completezza va
detto che quando, intorno al 60’ di gioco, Rovigo ha effettuato i cambi dalla
panchina (5 uomini freschi del pack in una volta sola) la partita non ha
cambiato radicalmente fisionomia, anzi, a tutto merito dei nostri ragazzi
che hanno tenuto duro! Ma è giusto annotarlo, per completezza di cronaca.
Insomma era una sorta di “Rovigo-bis”
quello messo in campo per quasi un’ora.
Non solo.
La terza delle quattro mete
petrarchine è stata una meta tecnica, gentilmente concessa dall’arbitro
per motivi che dalla tribuna non si sono compresi. L’arbitro avrà rilevato di
sicuro un fallo grave tale da giustificare la decisione, ma dalla mia posizione
non si è visto.
Quindi, mettendo insieme
questi due fattori (rincalzi in campo e titolari fuori + meta tecnica “dubbia”)
il risultato dice qualcosa in più di quanto potrebbe sembrare con una
valutazione solo numerica.
Tuttavia il Petrarca aveva
assoluto bisogno di giocare e giocare al meglio per ritrovare ritmo, amalgama e
soprattutto convinzione nei propri mezzi. E sotto questo aspetto l’obiettivo
a mio avviso è stato assolutamente raggiunto, a prescindere dalla
rocambolesca sconfitta.
Note negative.
La difesa ha eretto una diga
coraggiosa per 80 e passa minuti, ma i placcaggi non sono mai, o quasi,
stati dirompenti. Nell’uno-contro-uno gli attaccanti rossoblu, pur fermati,
sono quasi sempre riusciti a smistare il pallone e a far vivere l’azione. Di
conseguenza la difesa petrarchina è sempre stata affannosa e non perentoria,
costretta a rincorrere senza sosta gli avversari che facevano viaggiare il
pallone a ritmi molto elevati. Una vera partita di sacrificio.
Con questa premessa suona
maggiormente positivo il fatto che, pur annaspando in difesa, il Petrarca
abbia tenuto in piedi il risultato ribattendo colpo su colpo arrivando
in vantaggio agli ultimi 25-30 minuti. E scusate se è poco!
Se alla fine avesse vinto il
Petrarca, nessuno avrebbe potuto recriminare nulla (se non la meta
tecnica) e sarebbe stata una vittoria meritata e voluta fermamente.
Middleton meno convincente della settimana
scorsa, ma va detto che è stato penalizzato da un giallo abbastanza
“generoso” che probabilmente lo ha condizionato nel rendimento. Chissà, forse
deve ancora prendere le misure agli arbitri italiani.
Note positive.
Partita di sacrificio in difesa senza mai mollare di
un metro, pur con i limiti sopra descritti. Si sono distinti: in difesa, Mercanti
instancabile placcatore, in attacco Sarto, una vera macchina da
sfondamento. Tutti gli altri hanno fatto la loro partita di lotta e di
sacrificio, sempre a testa bassa e con molta umiltà fino alla fine, pur senza
mostrare lampi di eccellenza. Bene la touche che ha fatto diligentemente
il suo dovere. Ottima la mischia chiusa, specie nel secondo tempo (specie
Leso entrato al posto di Staibano) che ha fatto vedere i sorci verdi agli
avversari, anche con clamorosi ed entusiasmanti carrettini.
In definitiva si è trattata
di una sconfitta bruciante per come è arrivata (beffa finale), ma nel complesso
indice di un progredire costante dall’inizio di stagione. Il che fa ben
sperare per il futuro e per la ripresa del campionato dopo la sosta del Trofeo.
Domenica prossima si va a
San Donà. Sarà una partita tutt’altro che facile. Garantito.
Forza Petrarca!
Angelo VOLPE
Rovigo, Stadio “Mario
Battaglini” – domenica 13 ottobre
Trofeo Eccellenza, 1^
giornata
Vea-FemiCZ Rovigo - Petrarca Padova 30-25
(20-13)
Marcatori: p.t. 6’ m. Mercanti (0-5);
10' m. Gatto (5-5); 14' cp. Menniti-Ippolito (5-8); 20' m. Boggiani tr. Ragusi
(12-8); 31' m. Bortolussi (17-8); 35' m. Menniti-Ippolito (17-13); 45' cp.
Ragusi (20-13); s.t. 7' m. tecnica tr. Menniti-Ippolito (20-20); 13' cp. Ragusi
(23-20); 20' m. Jordaan (23-25); 39' m. Ferro tr. Basson (30-25)
Vea Femi-CZ Rovigo: Ragusi; Pavanello
(22' s.t. Basson), Menon, McCann (32' s.t. Van Niekerk), Bortolussi; Fratini,
Calabrese (26' s.t. Frati) ; Zanini, Cecchetti (12' s.t. Ferro), Folla; Maran
(12' s.t. Montauriol), Boggiani; Gajion (12' s.t. Pozzi) (19' s.t. Gajion),
Gatto (cap) (12' s.t. Mahoney) (44' s.t. Gatto), Balboni (12' s.t. Quaglio).
all. Frati, De Rossi
Petrarca Padova: Menniti-Ippolito;
Innocenti (34' s.t. Cerioni), Jordaan, Bettin, Morsellino (15' s.t. Bellini);
Marcato, Billot; Sarto, Giusti (26' s.t. Conforti), Targa (cap);Tveraga,
Middleton; Staibano (3' s.t. Leso), Mercanti, Novak (34' s.t. Caporello). A
disp.: Delfino, Soffiato, Mainardi.
all. Moretti, Salvan
arb. Rizzo (Ferrara)
g.d.l. Laurenti (Bologna),
Borraccetti (Forlì)
Cartellini: 29' p.t. Middleton
(Petrarca Padova), 30' s.t. Billot (Petrarca Padova)
Man of the match: Ragusi (Vea Femi-CZ Rovigo)
Calciatori: Ragusi (Vea Femi-CZ Rovigo)
3/7; Basson (Vea Femi-CZ Rovigo) 0/2; Fratini (Vea Femi-CZ Rovigo) 0/1; Marcato
(Petrarca Padova) 0/2; Menniti-Ippolito (Petrarca Padova) 2/4
Note: giornata soleggiata, campo
in buone condizioni. Circa 2000 spettatori.
Punti conquistati in classifica: Vea Femi-CZ Rovigo
5; Petrarca Padova 2


Angelo , capisci meglio la meta tecnica se ricominci da 5 minuti prima... , il petrarca è in attacco dentro i 22 del rovigo, vengono fatte due ruck, sulla prima Calabrese entra in fuorigioco sul mediano ma Rizzo lascia correre, sulla seconda , sui 12 metri di Rovigo dalla linea di meta, è il n.8 Zanini che gira intorno alla ruck e va a prendere Billot ancor prima che questi si avvicini al pallone. Fallo professionale di antigioco, e ci starebbe pure il cartellino giallo.
RispondiEliminaCalcio in touche di Menniti, touche sui 5 metri e maul del Petrarca che entra in area di meta con 3 giocatori del Rovigo che sono attaccati dietro e cercano di tirarla giù (il segnalinee segnala all'arbitro) , altro fallo professionale. Rizzo decide per il "tenuto alto" e si gioca una mischia ai 5 metri. Introduzione , spinta , Rovigo cede e la mischia arriva fino in area di meta , di lato si è già staccato Folla (e il segnalinea segnala) che va a togliere il pallone dai piedi di Sarto.
Non solo la meta tecnica ci stava tutta, ma pure un cartellino giallo perché era il TERZO fallo di antigioco ripetuto in area vicina alla meta, se pensi che Rizzo dà un giallo a Middelton per falli ripetuti avvenuti in realtà fuori dai 22 , capirai che ha fatto un bel regalo a Rovigo.
Giorgio XT ti ringrazio delle delucidazioni. Però il mio commento era fatto basandomi sulla memoria visiva dalla tribuna e non sul video del match. Quindi forzatamente meno dettagliato della tua analisi. Tuttavia la mia opinione è che la meta tecnica sia stata assegnata "generosamente", in quanto dovrebbe essere assegnata quando vi è la ragionevole certezza che senza il fallo della squadra in difesa gli attaccanti avrebbero segnato e nutro fortissimi dubbi che il Petrarca sarebbe riuscito nell'intento. Alla prossima.
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