Sconfitte
L’Aquila e Lyons Piacenza.
La
sosta del campionato di Eccellenza lascia spazio al Trofeo e, nelle due gare di
oggi, le due venete sommergono gli avversari di turno.
Se
per la partita di Padova si tratta sostanzialmente di una “replica” del
risultato della seconda giornata giocata al “Fattori” (10-39 per il Petrarca),
quella di Piacenza è una sorta di riscatto dei veneziani, se consideriamo l’esito
della stessa partita giocata alla quarta di in campionato (17-20 per la Lafert
San Donà), con i padroni di casa a sfiorare una clamorosa rimonta.
Ad
ogni modo, le partite di oggi hanno dato la possibilità ai club di mettere in
luce molti giovani, alcuni esordienti (Manfredi, Borean e Stefani tra i
veneziani, Sattin nel Petrarca, Angelini, Erbolini, Casolari, Rossi, Ponzi tra
le fila dei neroverdi aquilani) e di rodare meccanismi e schemi di gioco, senza
l’assillo del risultato.
E’
il caso de L’Aquila di Ludovic Mercier che contro il Petrarca ha costruito
tante azioni di gioco, specie con il reparto arretrato (meritevole Giorgio Erbolini,
classe 1996, pericoloso nelle incursioni lungolinea, e Andrea Ciofani, classe
1995, autore dell’unica meta aquilana). Nonostante la sconfitta “…abbiamo
giocato molto meglio che in campionato…” dichiara Mercier nel dopo gara.
Ed è
vero.
Nonostante
il cinismo del Petrarca, che nel primo tempo passa tre volte la propria metà
campo finalizzando al massimo con la minima spesa (6’ e 29’ mete di Rossi, 34’
meta di Trotta, solo la prima non trasformata da Fadalti), è L’Aquila ad avere
il pallino del gioco. Mette pressione alla difesa petrarchina, piuttosto
attenta e precisa, tuttavia non concretizzando la grande mole di lavoro per l’inesperienza
e i tanti errori di handling.
La
prima frazione di gioco si chiude con il Petrarca in vantaggio 19-0, con uno
scatenato Fadalti nelle ripartenze dalla propria metà campo, un buon Enrico
Francescato, insolitamente schierato da Cavinato all’ala e Simone Rossi,
incontenibile nelle sue eleganti fiondate dentro le maglie della difesa ospite.
Al
rientro Simone Matzeu (ex nelle giovanili del Petrarca), marca i primi tre
punti dalla piazzola al 3’.
Passa
solo un minuto e Francescato corona la sua bella prestazione con una meta. Il
merito, però, è da “dividere” con Marcato, abile con una palombella a trovare
smarcato Trotta sull’out di destra che, a sua volta, è pronto a fare “muro” con
le mani mettendo il pallone in braccio a Francescato, cui non resta che tuffarsi
oltre la linea di meta aquilana. Gli applausi del pubblico, sottolineano l’azione
da manuale. Fadalti trasforma (alla fine 4/5 al piede) per il 26-3.
Gloria
anche per Larsen che nella gara di oggi ha mostrato molta mobilità e
penetrazione: il nr. 8 petrarchino sfrutta l’ottimo lavoro di Rossi e Targa per
schiacciare la palla nei pressi della bandierina di sinistra. 33-3 con la
trasformazione di Fadalti.
A 19’
momento di relax per la difesa del Petrarca e spazio a Ciofani che non dorme e
non trova nemmeno tanta resistenza nel realizzare la meta sulla bandierina di
destra. Matzeu trasforma per il 33-10.
L’Aquila
tenta di reagire, ma la stanchezza si fa sentire.
Al
29’ l’esordiente Marco Sattin sfiora la meta, ma l’arbitro aveva già fischiato
in precedenza, al 31’ Rossi placca l’avversario già diretto in meta e Trotta “giustifica”
l’assegnazione di “man of the match” con la meta, trasformata da Nikora, che
chiude le ostilità.
Al
fischio d’inizio è stato osservato un minuto di silenzio in onore alle vittime
della strage di Parigi e per la scomparsa di Ennio Cavinato, giocatore e uno
dei fondatori del Rugby Treviso, padre di Andrea.
Prossimo
turno, sabato/domenica prossima con L’Aquila che riceve la IMA Lazio (oggi a
riposo) e La Lafert San Donà che ospita il Viadana Rugby (riposano i Lyons
Piacenza).
Enrico Daniele
Nessun commento:
Posta un commento